2014

Sampdoria, Ferrero: «Vi spiego chi sono. Barriere e tornelli? Da eliminare»

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Il presidente doriano: «Mihajlovic via? Parole, parole, parole»

«Mihajlovic via? Se la ricorda Mina? “Parole, Parole, Parole”. Io sto ai fatti: è un uomo passionale, leale, un grande allenatore che si diverte lavorando molto. A volte si arrabbia, quando le cose non funzionano e fa bene. Finché starà con noi, penserà solo alla Samp. Mi fido della persona, che viene prima di ogni cosa». Dalle pagine de ‘La Repubblica’, Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, blinda Sinisa Mihajlovic, cercato da diversi club anche in estate.

SOGNO – Da poco nel mondo del calcio, Ferrero ha portato novità ed entusiasmo. E pare avere già le idee chiare: «Propositi per il futuro? Il mio calcio libero, via non solo le barriere, ma anche i tornelli. Ho già scritto ad Alfano. Stadio di proprietà o in gestione, con domenica ideale: al mattino prosa per le nonnine, cinema o teatro dal vivo per gli adulti, concerti per i giovani, spazio giochi per i bambini. Pranzo a ristorante per ogni tasca. Poi i mariti restano per la partita, il resto della famiglia se vuole va a fare shopping nei negozi. Con due spicci, una domenica tutta allo stadio. Che tristezza gli spalti vuoti per la Coppa Italia. E quel nostro quartiere, Marassi, blindato a ogni partita, dove gli abitanti non possono uscire di casa, a meno di scavalcare transenne e recinzioni».

TOP PRESIDENT– Mettendo in scena, in questi primi mesi di Samp, continui show: «Dipende come lo prendi. Io lo vedo come un divertimento e lo vorrei liberare dalla noia che lo pervade. Per questo do sfogo al mio istinto e mi comporto come mi vedete. Tutto spontaneo, niente creato ad arte. Questa è la parte scherzosa, poi c’è il lavoro, una cosa seria, che ha bisogno di testa, cuore e gambe. Per me una società di calcio è un’azienda, che non deve fare finanza, ma impresa, se possibile creare posti di lavoro. Costi, ricavi, investimenti, idee. Io rispetto i calciatori, se sono uomini ci parlo volentieri, cerco di trattarli al meglio, ma l’amore è per la mia società».

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