2015

Sampdoria, Ferrero: «Resto della Roma»

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Il numero uno blucerchiato però sogna lo Scudetto entro tre anni

La partita contro la Roma per lui resta la partita del cuore, ancora più del derby: il patron della Sampdoria Massimo Ferrero, intervistato oggi per Il Secolo XIX, ha parlato della particolare sfida contro i giallorossi, la squadra per cui tifava (e tifa ancora, pare), ma non solo… Nelle sue parole trovano spazio anche le ambizioni, quelle immense di una squadra che già da quest’anno ha cominciato a mettere insieme risultati e colpi di mercato. 

PARTITA DEL CUORE – Così Ferrero, appena tornato da Abu Dhabi (dove si sospetta sia andato per trattare col prossimo sponsor blucerchiato): «Certo, resto romanista, e la mia prima partita allo stadio con mio nonno era della Roma. Ero tanto piccolo che non ricordo neppure l’avversario, posso dirvi che la Roma era quella dell’argentino Manfredini e che quel match non l’ho visto finire perche? mi sono addormentato. Oggi pero? amo solo la “Samp&Doria” e domani sera spero di cantare “Grazie Roma” per i 3 punti che ci siamo presi». Le ambizioni di Ferrero partono dallo stadio e finiscono con un sogno ben più immenso: «Quella del calcio sara? la “Citta? di Samp&Doria”, stiamo lavorando da mesi perche? sia cosi?, non devo dirlo io chi sta facendo le cose e chi parla soltanto, noi abbiamo un progetto. Qual è? Lo Scudetto entro tre anni». Tre anni possono essere tanti, ma pure pochi.

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