2015

Sampdoria, Eto’o si presenta: «Qui per sognare con il presidente»

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Ferrero: «Genova merita rispetto, la Samp c’è»

Giornata importante, storica, per la Sampdoria. Samuel Eto’o, campione camerunense, ha accettato la proposta del presidente Ferrero e oggi è stato presentato alla stampa.

SOGNARE SI PUO’ – «Come ha fatto Ferrero a convincermi? La prima volta che ho visto il presidente è stato a Londra, non credevo davvero lo fosse perché scherzava molto. Sono venuto alla Sampdoria per sognare con il presidente, spero che questo sogno ci porti più avanti possibile. Quando sono venuto all’Inter 4 anni fa, c’erano tanti campioni che andavano via ma poi con l’Inter ho vinto tutto. E’ un momento di crisi ma il calcio è quello che rimane sul campo e io spero, non si sa, che la Samp vinca tutto e magari non si parlerà più di crisi. Se mi aspetto di giocare domenica a Torino? Sì. I nostri obiettivi? Noi vogliamo vincere, ad inizio anno l’obiettivo della squadra non era il terzo posto. Non dobbiamo lasciare arrivare al terzo posto qualche altra squadra senza lottare. Dunque credo che il nostro obiettivo sarà dar tutto per il terzo posto».

IL NUMERO, MORATTI E IL FILM – «Scudetto? Sognare è lecito, ho sempre sognato e realizzare i miei sogni. Moratti? E’ più di un presidente, un papà. Per me è un Gesù cristo per la sua bontà e per il rispetto che ha per tutti, mi ha dato il benvenuto per questa mia nuova avventura con un messaggio gentile. Il film? Il presidente non è obbligato, io penso a dare il massimo per la Samp. L’Everton? L’Italia è il mio secondo Paese, mi sentivo bene all’Everton e ne approfitto per ringraziarli. Il numero 99? Il mio numero è il 9, ma qui è del mio piccolo fratello Okaka, quindi ho scelto il 99. Non sapevo che lo avesse Cassano prima di me, ma questa è una fortuna».

PARLA FERRERO – «Siamo qui per presentare un giocatore che non ha bisogno di presentazioni, uno che dice ‘le finali di Champions si vincono, non si giocano’. Gli ho fatto una corte spietata e sono orgoglioso di averlo qui con me alla Samp. Sono venuto qui alla Samp 7 mesi fa e avevo la maglia numero 10, ora sono passato alla 101 perchè questa è la carica dei 101 e sono contento di essere qui a rappresentare la città di Genova, una città fantastica poco rispettata nel calcio e oggi ci devono rispettare tutti perchè non ci sono solo Juve, Roma, Inter e Milan, vogliamo rispetto perchè noi portiamo rispetto. C’è la Samp, ogni settimana andremo a giocarci la nostra partita senza paura. Vogliamo rispetto, amiamo il calcio, sto cercando di portare la gente allo stadio. Abbasso la violenza, viva lo sport»

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