2009

Sampdoria, Di Carlo: “Brucia ancora l’uscita dall’Europa”

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La vera star del pomeriggio si chiama Vladimir Koman. Più che per l’ormai inutile sfida di domani sera, più che per le intenzioni tattiche del mister – Mimmo Di Carlo – che gli stava seduto accanto, più di qualsiasi altra cosa, l’interesse dei presenti nella pancia del “Puskà¡s Ferenc Stadion” di Budapest è (quasi) tutto per lui: da queste parti, una sorta di “figliol prodigo”. Ucraino di nascita ma ungherese ormai a tutti gli effetti, il ritorno sulle gelide sponde del Danubio dell’esterno doriano catalizza le attenzioni dei suoi connazionali durante la conferenza stampa della vigilia di Debrecen-Sampdoria.

Casa. Ã?«Sono contento di poter tornare a giocare in questo stadio – risponde sorridente Vlado ai quesiti dei cronisti locali -. Qui ho esordito nella nazionale maggiore contro la Germania e ho segnato un gol a San Marino. Certo, avrei preferito tornare per giocarmi qualcosa d’importante, peccato non poter più sognare di andare avanti in Europa League; ma fa comunque piacere respirare aria di casa. Io e i miei compagni cercheremo di fare il massimoÃ?».

Turn-over. Ormai fuori dai giochi-qualificazione, in quello che fino al 2002 era il “Nèpstadion”, lo stadio del popolo, i blucerchiati lanceranno il proprio arrivederci alle competizioni europee. Lo faranno privi di un sacco di titolari, imbottiti di Primavera e senza punte di ruolo. Ã?«à? normale che la testa sia già  al derby di domenica sera – spiega Di Carlo a chi gli chiede il motivo di tanto turn-over -, potrebbe essere la partita più importante della nostra stagione, vogliamo arrivarci coi giocatori carichi e soprattutto freschi. Gli attaccanti? Marilungo è squalificato mentre Pozzi non è al meglio. Giocheremo con molti giovani e con chi sino ad oggi ha avuto meno spazio: vogliamo onorare l’impegnoÃ?».

Orgoglio. Ã?«L’uscita dall’Europa brucia ancora – continua il tecnico di Cassino -. Se dovessi dire quando abbiamo perso la possibilità  di accedere ai sedicesimi, mi vengono in mente i recuperi delle partite contro il PSV: con una vittoria in Olanda e un pareggio a Genova, saremmo ancora in piena corsa. Se invece vogliamo rimproverarci qualcosa penso agli ultimi 20 minuti di Kharkiv, minuti che ci sono costati a caro prezzoÃ?». Ã?«L’obiettivo contro il Debrecen – finisce Di Carlo – è concludere il girone a quota 8 punti e uscire degnamente di scena da questa competizione. Siamo venuti per vincere, per i nostri tifosi che non mancheranno nemmeno qui, per l’orgoglio e anche per il moraleÃ?».

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