2015

Sampdoria, Cosmi: «Discorso Muriel-Gabbiadini non correlato. Mihajlovic sarà…»

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Continua il tecnico: «Terzo posto un’utopia? Devo essere sincero, sarebbe come uno scudetto»

Dopo la partenza di Manolo Gabbiadini, la Sampdoria ha assestato un colpo da 90 assicurandosi le prestazioni di Luis Muriel. I colleghi di Sampnews24.com hanno contattato per commentare l’arrivo in blucerchiato dell’asso colombiano il tecnico Serse Cosmi, ex allenatore del calciatore prelevato dall’Udinese: «Non credo che il discorso Muriel-Gabbiadini sia correlato. Gabbiadini era giusto che andasse al Napoli, quindi in una società con grandi ambizioni. Anche a livello economico credo che ci sia stato un miglioramento deciso per il giocatore. Gabbiadini è un ottimo elemento, ma con tutto il rispetto per lui non si può dire che la Sampdoria lo abbia rimpiazzato con Muriel. Negli ultimi due anni Muriel non è riuscito ad esprimere le sue qualità, ma nel caso venissero espresse le sue potenzialità, e sono certo che così sarà, la Samp si troverà in casa un giocatore con mezzi incredibili». 

MURIEL NON PUO’ PERDERE QUEST’OCCASIONE – «Ruolo di Muriel? A Lecce giocavamo col 3-5-2 e lui faceva la seconda punta con risultati straordinari. Muriel sa sia andare sugli esterni che venire incontro, dà profondità, ha assist e tiro. Poi un giocatore deve anche sapersi adattare alle esigenze della squadra in cui si trova. Sarà decisivo Mihajlovic come tecnico? Sarà l’aspetto fondamentale. Muriel non può perdere quest’occasione. Conosco bene Mihajlovic. Sia come allenatore che come persona. Ha tutti i requisiti per farlo rendere al massimo. Luis ha bisogno di un allenatore che sia in grado di capirlo fino in fondo e di fargli uscire le sue qualità. Ve ne accorgerete, vi farà divertire».

DEVE CRESCERE – «Problemi di Muriel legati al carattere? No. Nella maniera più assoluta. E’ un falso storico. Per come l’ho conosciuto io è un ragazzo straordinario, dolcissimo, e che sa ascoltare. Avercene giocatori come lui a livello caratteriale. Lo strigliavo spesso, e da come reagiva capivo che non era insofferente e cercava di migliorare. I suoi problemi erano fisici. Poi è chiaro che deve crescere. E’ un potenziale campioncino che non è ancora riuscito a esprimersi come è capitato ad altri. Però un conto è avere certe potenzialità non riuscendo a esprimerle, un conto è non avercele e sperare di acquisirle. Lui ce le ha, garantito. Se le tira fuori può fare la differenza in qualunque squadra italiana.  E se dico “qualunque” intendo davvero tutte. Senza presunzione posso dire di avere allenato qualche giocatore bravino, le cose che ho visto fare a Muriel le avevo viste fare in precedenza solo al primo Miccoli».  

RICORDA RONALDO – «Se è vero che prima degli allenamenti Muriel mangiava in macchina? Questa è una gag che è stata un po’ strumentalizzata. Allora, lui oggettivamente non si nutriva bene. Cuadrado poteva mangiare qualsiasi cosa senza risentirne, Muriel aveva un fisico diverso e bisognava stare più attenti. Faceva la differenza con 3 chili sopra (ride, ndr), figuriamoci in perfetta forma cosa può combinare. Paragone? Appena l’ho visto giocare ho usato un paragone magari un po’ irrispettoso, ma voglio sottolineare che mi riferisco esclusivamente alle caratteristiche. Da quel ristretto punto di vista, si muove come Ronaldo. Poi beh, Ronaldo ha fatto la storia del calcio e il paragone è irriverente. Ma se avete due minuti andate su YouTube a guardarvi i gol che ha fatto Muriel e capirete…»

TERZO POSTO COME SCUDETTO – «Eder, Eto’o, Muriel? La prima cosa che mi viene da pensare è che rischiano tutti la multa per eccesso di velocità. Sono giocatori con qualità straordinarie e con età e carriere diverse. Uno è nel pieno della carriera, uno verso la fine, e l’altro è giovane. Tre storie diverse, qualità incredibili. Confido molto in Osti e Mihajlovic, che hanno dimostrato di poter rigenerare giocatori che, con tutto il rispetto, non avevano le potenzialità che hanno i giocatori di cui stiamo parlando. Terzo posto un’utopia? Devo essere sincero, sarebbe come uno scudetto. Ho visto ieri la Lazio e mi ha impressionato, poi c’è il Napoli, la Fiorentina, Inter e Milan che sono in difficoltà e che magari attraversano un anno di transizione. Sono però squadre più attrezzate. Le possibili outsider sono la Samp e il Genoa. Nel caso una delle due ci riuscisse, sarebbe davvero un’impresa eroica. Fanno bene a crederci. Poi Mihajlovic non è uno che si accontenta, ed è giusto così».

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