2009
Sampdoria, Cavasin: “Tanti segnali positivi in settimana”
Ã?«Pensando a chi siamo, pensando al valore che abbiamo, pensando di giocare di fronte ai nostri tifosi. Credo che si possa arrivare alla partita senza troppe preoccupazioni e senza aver speso tante energieÃ?». La sfida-salvezza contro il Lecce Alberto Cavasin la inquadra così. E se la immagina pure. Ã?«Vedermi nel catino di Marassi – racconta in conferenza stampa a Bogliasco il tecnico blucerchiato -, con la gente a sostenerci, è questo il pensiero che mi dà forza e la deve dare anche ai miei ragazzi. Mancano sette partite alla fine, non sarà quella della vita e nemmeno l’ultima spiaggia. Sarà molto importante perchè affrontiamo in casa una diretta concorrente e abbiamo le possibilità di farla nostraÃ?».
Quali segnali ha avuto in settimana?
Ã?«Abbiamo lavorato bene, senza ansie e con tanta sostanza. Segnali ne ho avuti tanti, innanzitutto una condizione fisica più brillante, tanti giocatori che si sono messi in mostra, che sono entrati nei meccanismi del gioco con più sicurezza. Mi riferisco in special modo alle punte: sono tenute sotto osservazione, sentono l’evento e la possibilità maggiore di fare gol. Hanno dato segno di non voler sbagliareÃ?».
Pozzi come sta?
Ã?«Pozzi non è al top, ha fatto poco lavoro di preparazione fisica. à? guarito dall’infortunio ma non è ancora pronto a livello organico, è pronto per ripartire e reggere quanto dirà il campoÃ?».
Esiste la possibilità di vedere una Sampdoria più offensiva, magari con Guberti alle spalle di due attaccanti?
Ã?«Non sempre più attaccanti uno ha più gol fa. Guberti è in rampa di lancio, come tutti gli atri componenti del reparto avanzato, ma la squadra deve avere un suo equilibrio. Stiamo provando più sistemi di gioco, due li abbiamo già sperimentati nelle ultime tre partite, altri, se sarà il caso, li proveremo anche a gara in corso. Non in modo da adattarci al modulo dell’avversario, ma in modo da attaccare e offendere in maniera diversaÃ?».
Si parla tanto di punte, ma a questa squadra mancano i gol dei centrocampisti…
Ã?«Anche quelli dei difensori se è per questo. E mi viene subito in mente l’occasione di Gastaldello domenica a Verona. Noi siamo fortissimi su quelle situazioni: quando vedo un corner o una palla inattiva per me è come se fosse un calcio di rigore. Dobbiamo sfatare tante cose. Ma innanzitutto non prendiamo gol, poi chi lo fa lo faÃ?».
Le statistiche dicono che siete il secondo peggior attacco della Serie A con 25 reti all’attivo, mentre il Lecce è la peggior difesa con 52 al passivo. Una partita agli antipodi?
Ã?«Alla fine del campionato i dati statistici rendono l’idea dei valori delle squadre, ma nelle ultime partite questi valori possono essere stravolti. Il Lecce viene da risultati positivi che dimostrano la loro condizione psicofisica ottimale. Noi non veniamo da un periodo buono, anche se le ultime partite non sono state deficitarieÃ?».
Che gara si aspetta domenica?
Ã?«Una gara in cui dovremmo essere bravi anche sotto l’aspetto gestionale. Vorremmo fare un tipo di partita, ma sappiamo che anche gli avversari vorranno farla. Non mancherà l’aggressività , la densità dove c’è la palla, arriveranno momenti dove il gioco non sarà spettacolare. I giallorossi giocano molto sulle ripartenze e ci sarà spazio per tante situazioni di gioco. Spetterà a noi viverle nel miglior modo possibile, con una certa maturità che può fare la differenzaÃ?».
Anche il pubblico blucerchiato può e deve farla?
Ã?«Certo, noi abbiamo, rispetto a loro, abbiamo il fattore-campo su cui contiamo tantissimo. Giocheremo in casa, avremo tanti tifosi, molto calorosi e vicini, e ci sentiamo che possiamo vincere. Abbiamo di fronte una squadra da rispettare, però cerchiamo il massimo. Anche perchè prima o poi un gol lo facciamo… E contro il Lecce è l’occasione giusta per farloÃ?».
Fonte | Sampdoria.it