2015
Sampaoli: «Ho parlato con Vidal…»
Il ct del Cile a Torino per il suo “tour europeo”
E’ cominciato il tour europeo di Jorge Sampaoli, che sta preparando i suoi giocatori in vista della Coppa America. E il commissario tecnico del Cile ha fatto tappa a Torino, dove ha avuto modo di far visita alla Juventus a Vinovo ed in particolare ad Arturo Vidal: «Sta bene, abbiamo parlato. Prima gli ho fatto vedere un po’ di materiale audiovisivo per preparare le prossime partite della Nazionale. Poi mi ha raccontato della Juventus. E’ carico, concentratissimo. Borussia Dortmund? Mi parlava di quel match e nei suoi occhi ho visto la “garra”, la fame di successi. Quella, del resto, non la perde mai. Deve ritrovare lo stato di forma, la regolarità nel rendimento. Ha avuto un problema non da poco: al ginocchio, di conseguenza ai muscoli della gamba. E poi è cambiata la Juventus. Vidal deve essere inserito nel contesto. Vidal è, come Tevez, un trascinatore. Mi ha detto che il suo sogno è provare a vincere la Champions League e poi la Coppa America», ha dichiarato l’allenatore ai microfoni di Tuttosport.
LE POLEMICHE – Sampaoli ha parlato poi della convocazione di Vidal ai Mondiali a breve distanza dall’intervento, che aveva creato qualche attrito con la società bianconera: «Noi volevamo portare Arturo con noi perché è un leader, l’abbiamo convocato con l’intendo di verificare le sue condizioni e siccome lui è un extraterrestre, un mostro di professionalità, è riuscito a mettersi a disposizione. Si allenava anche per otto-dieci ore al giorno». E poi si passa alla movida del cileno: «Lasciatelo tranquillo. Io non so nulla di movida, so che fa la differenza la professionalità in campo. E’ un gran professionista e una gran persona. Ora subisce solo l’ansia di dover dimostrare di essere decisivo, rinsaldare il rapporto con i tifosi. Anche per questo ha sbagliato qualche rigore».
IL COLLOQUIO – Sampaoli ha avuto anche modo di confrontarsi con Massimiliano Allegri a Vinovo: «Ci siamo salutati e abbiamo parlato un po’. Ha una prospettiva calcistica diversa rispetto a Conte, ma i suoi risultati sono ugualmente buoni. Mi ha spiegato che lo stato di forma di Vidal non è ancora ottimale, ma che è in grande crescita. Trequartista? Il massimo lo dà da mezz’ala, conquistando palloni e inserendosi tra le punte per far gol. Allegri però sa cosa è meglio per il gruppo».
I TALENTI – E poi parla di due gioielli della truppa bianconera, Carlos Tevez e Paul Pogba: «Tevez? Spero che resti alla Juventus a vita, ma i tifosi del Boca confidano di averlo già a fine stagione. Spalla ideale? Sanchez, ma non credo che si muoverà facilmente da Londra. E allora dico Dybala, con Cavani e Falcao rischierebbe di pestarsi i piedi. Pogba? E’ giovane e ha un potenziale enorme, ma non so se ha la stessa mentalità guerriera di Vidal. Via per 100 milioni? Se qualcuno pagherà queste cifre, sì…».
I CANDIDATI – Il mirino si sposta poi su altri calciatori del campionato italiano che fanno pare della sua Nazionale: «Medel è contento della sua esperienza all’Inter: mi ha detto che sta imparando cose nuove ed è soddisfatto dell’intesa con Mancini. Mati Fernandez? Ha alzato il suo livello qualitativo. Pizarro per la Coppa America? Andrò a Firenze per parlargli e capire le sue motivazioni. Chi sceglierei tra gli italiani? Verratti, è anche meglio di Pirlo. Ce ne sono pochi in giro così. Calcio italiano? Deve modificare il suo formato per competere con gli altri campionati».
IL COLLEGA – Infine, parla della Coppa America e del nuovo incarico di Antonio Conte: «Vogliamo far bene, daremo il massimo. Ma non credo che si possa parlare di un Cile nella lista dei favoriti. Proveremo comunque a stupire. Conte? Il lavoro di ct è diverso da quello di allenatore di squadra di club. Le ultime difficoltà vissute dall’Italia impongono una piccola rivoluzione. Conte cercherà di portare la sua impronta, con il tempo si vedranno i risultati».