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Samp Inter: cosa è mancato alla squadra di Conte – ANALISI TATTICA

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Samp Inter ha segnato la prima sconfitta per gli uomini di Conte dopo otto successi consecutivi: ecco i motivi dell’impresa blucerchiata

L’Inter subisce una sconfitta molto pesante in casa della Sampdoria. Se è vero che, dopo 8 successi consecutivi, un passo falso era tutto sommato contemplabile, lo scontro diretto tra Milan e Juve rendeva molto importante la vittoria.

Suscita particolare rammarico il modo in cui questo risultato negativo si è prodotto. I nerazzurri avevano impattato molto bene il match, creando continue occasioni e supremazia territoriale contro una Sampdoria che fatica a ripartire. Basti pensare che, prima del rigore di Candreva, gli ospiti avevano totalizzato ben 1.07 Expected Goals in 21′.

Senza Lukaku, l’Inter si stava adattando nel modo giusto alle caratteristiche dei propri giocatori. La presenza del belga dà la capacità di verticalizzare in modo diretto su di lui: l’ex Manchester United sfrutta il suo strapotere fisico per tenere palla, proteggerla spalle alla porta e premiare i movimenti dei compagni.

Con Sanchez in campo, l’Inter ha invece dovuto palleggiare in modo molto più paziente ed elaborato. Anche se è mancata precisione e brillantezza negli ultimi metri, i nerazzurri sono riusciti a innescare spesso le punte. In avvio di azione, la Sampdoria provava a pressare molto in avanti il palleggio ospite, ma l’Inter – con pazienza e brillantezza – riusciva sempre a risalire e a rendersi poi pericolosa. Sanchez ha ricevuto spesso palla in posizioni insidiose (il cileno si è mosso bene, anche se è mancata precisione), così come Hakimi ha fatto vedere tante buone cose (3 passaggi chiave e 0.38 Expected Assists).

Più che l’assenza di un Piano B (critica ormai abusata nei confronti di Conte, per quanto parta da premesse giuste), all’Inter è mancato un po’ di carattere dopo il gol di Candreva. I nerazzurri hanno subito molto il colpo dopo lo svantaggio, soprattutto perché avvenuto dopo un inizio gara a senso unico. Il pressing ha iniziato a essere meno efficace, la Sampdoria palleggiava bene e creava grattacapi con i cambi di campo sugli esterni: l’Inter arrivava sempre con qualche tempo di ritardo. Il gol di Keità fotografa bene la passività interista, con tanti errori e poca concentrazione.

Basti pensare che, dopo il gol di Candreva, l’Inter ha effettuato appena 0.23 Expected Goals fino al 45′, tirava poco e non riusciva più ad arrivare con costanza dalle parti di Audero. L’inerzia del match è totalmente cambiata.

Nel secondo tempo, i nerazzurri hanno poi assediato gli avversari e creato molto. Nonostante l’assenza di Lukaku (entrato solo nell’ultima parte di gara), la pericolosità interista è stata elevata. Con un po’ più di precisione e fortuna, si sarebbe anche potuto vincere.

Non va però sottovalutato il lungo ed evidente calo dopo il gol dello svantaggio. Se l’Inter vuole lottare per il titolo, deve sapere gestire meglio i momenti della partita ed avere meno crolli nervosi, reagendo con più carattere alle difficoltà. E’ stato nella seconda metà del primo tempo che i nerazzurri hanno perso la gara, sparendo dal campo.

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