2017
Inter, Samaden rivela: «Così scegliamo i giovani talenti»
Il responsabile del settore giovanile dell’Inter ha parlato dei criteri che ci sono dietro alla scelta dei giovani. Così Samaden
Come si muovono le grandi società quando si trovano davanti a un giovane importante? Come fanno le grandi società ad accorgersi di un giovane importante? L’Inter, qualche anno fa, fu vicina all’ingaggio di Cutrone, giustiziere nell’ultimo derby, ma come svelato da Bianchessi, i nerazzurri tergiversarono troppo e il giocatore firmò per il Milan. Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, ha parlato al “Corriere dello Sport“, rivelando i segreti dell’Inter: «Bisogna poter contare su persone che hanno occhio e esperienza. Mi riferisco, per esempio, a Favini e Bonifacio, che hanno fatto per anni la fortuna dell’Atalanta, o al nostro Giuliano Rusca, che dal 1996 segue la fascia d’età dagli 8 ai 13 anni. E’ necessaria un’organizzazione importante e fare la giusta scelta dei territori dove operare».
Prosegue Samaden: «Noi ci affidiamo ai Centri di formazione e ora stiamo puntando in particolare sulle province di Bergamo, dalla quale vengono tanti ragazzi tra i quali i Primavera Lombardoni e Valietti, Cremona e Brescia. Il 48% dei nostri tesserati proviene dal lavoro dei Centri di formazione. Noi ne abbiamo 15: 9 in Lombardia e 6 in Veneto, Friuli, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Piemonte. Oltre a questi possiamo contare su una ventina di osservatori». Inizialmente vengono valutate le abilità tecniche e l’intelligenza calcistica, a 13-14 anni si valutano le componenti fisico-atletiche. «Pinamonti, Caldirola, Bonazzoli e Santon – svela Samaden – si notava n da piccoli che avevano qualcosa di di- verso. Idem quando abbia- mo visto Balotelli a 12 anni».