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Salvate il soldato Ranocchia: unico a salvarsi nello scempio di San Siro

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Andrea Ranocchia è forse l’unico che si salva nel disastro dell’Inter contro il Bologna a San Siro

C’è un motivo se i tifosi nerazzurri sono affettuosamente legati ad Andrea Ranocchia. C’è un motivo se sui social il giorno dopo la disfatta di San Siro non si legge una critica al difensore centrale. Perchè Ranocchia incarna perfettamente l’animo dell’Inter degli ultimi anni. Trascurato, gli è stata tolto la fascia, è andato via in prestito in Inghilterra, è ritornato finendo ultimissimo nelle gerarchie eppure è sempre lì. In silenzio. Senza pronunciare una parola fuori posto o dar sfogo a comportamenti poco professionali. Ieri il nerazzurro ha fatto il suo debutto in campionato. Alla ventiduesima giornata. E neanche come difensore, ma come attaccante. Si è lamentato? No. Anzi, appena entrato, ha dato indicazioni a Icardi e compagni su come disporsi.

Spalletti si è aggrappato al suo numero 13 per salvare (senza successo) il disastro di San Siro. E in 10 minuti Ranocchia ha fatto più di quanto visto fare da Icardi e Perisic in 90′: cross di Dalbert, mancino al volo del difensore, parata di Skorupski. Occasione creata dal nulla da Ranocchia. L’ex Bari si è comportato a tutti gli effetti da vero professionista. Qualità che manca tremendamente all’Inter di Spalletti (vedesi comportamenti di Nainggolan e Perisic) e come se non bastasse nel post gara si è presentato ai microfoni dei giornalisti pronunciando parole da leader: «La situazione che si ripresenta è simile a quella dell’anno scorso, ma diciamo degli ultimi anni. Nella scorsa stagione l’abbiamo risollevata all’ultimo, quest’anno non dobbiamo arrivarci: abbiamo più qualità nella rosa; sono tranquillo, nel senso che siamo in buone mani e buoni piedi in questo momento». L’Inter riparta e prenda esempio da Ranocchia. Ultimo a mollare.

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