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Sabatini ricorda Zamparini: «Elemento guida nella mia vita. E quella volta con Pastore…»

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ADDIO a Maurizio ZAMPARINI, il presidente che scoprì DYBALA e CAVANI

Walter Sabatini, diesse della Salernitana, ricorda Maurizio Zamparini con un’intervista a La Repubblica

Walter Sabatini ha parlato ai microfoni de La Repubblica ricordando Maurizio Zamparini. Le parole del ds della Salernitana:

ZAMPARINI – «Grazie a lui, ai suoi comportamenti, ho imparato l’arte della prepotenza. Credeva e voleva credere di essere il presidente di una grande squadra, aveva le stesse prerogative di quelli di Inter e Milan. Per me è stato un elemento guida nella vita, anche se non ci sentivamo mi dispiace infinitamente, lo consideravo testimone del mio tempo. Era capace di convincermi a prendere un allenatore che non volevo e poi cacciarlo quando lo avrei tenuto. Con lui le cose funzionavano così. Ma è stato un grande presidente: solo grazie a lui sono diventato fruibile per la Roma, non avrei saputo affrontare la città se non fossi stato forgiato dagli anni con lui».

ANEDDOTO PASTORE – «La prima volta che vide Pastore pianse. In un’amichevole estiva, era ancora in borghese, chiesi a Zenga di fargli fare qualche minuto. Appena entrato fece due giocate incredibili e diede una palla illogica a Miccoli. Mi girai e vidi che Zamparini piangeva».

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