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Salernitana, Botheim racconta: «Il rapporto con Nicola non esisteva. Non parlavamo e non ero nei suoi piani»

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Erik Botheim, attaccante della Salernitana, ha parlato a TV2 della sua prima stagione con la maglia granata. Le dichiarazioni

Erik Botheim, attaccante della Salernitana, ha parlato a TV2.

NICOLA – «All’inizio non parlavo la lingua e mi sentivo escluso. La vita di tutti i giorni era solo andare all’allenamento, lavorare e poi tornare a casa. In Italia c’è una cultura diversa da quella norvegese, non c’è aiuto e il rapporto con Nicola non esisteva. Non parlavamo e non ero nei suoi piani. Cose che succedono, ad alcuni allenatori piaci, ad altri no. Ho sfogato la mia frustrazione con Bohinen. Sembrava di essere ancora al freddo di Rosenborg ma era peggio perchè ero lontano da amici e persone care. Poi Nicola è stato esonerato e richiamato dopo due giorni, piuttosto surreale, molto strano».

SOUSA – «Quando è arrivato il nuovo allenatore ero molto felice, ho pensato solo di mettermi in mostra. Sousa poi al primo incontro mi ha preso per un braccio e davanti a tutti ha detto che dovevo lottare. Poi mi ha convocato a parte e mi ha chiesto cosa pensassi e quali emozioni avessi. Mi ha detto che se avessi dimostrato qualcosa in allenamento, avrei giocato. Ho dovuto solo mostrare il mio valore. È il miglior allenatore che abbia mai avuto. Mi ha insegnato tante cose nuove, dettagli sul gioco a cui non avevo mai pensato. Non vedo l’ora di tornare ad allenarmi ogni giorno per imparare ancora e cercare di migliorare. Vede il potenziale nei giocatori, con lui mi sono evoluto. La prossima stagione può essere molto buona per me».

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