2018

Salah boicotta il Mondiale? Lite con l’Egitto per lo sponsor

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La Federazione egiziana usa l’immagine di Momo Salah per pubblicizzare una compagnia telefonica rivale di quella che è il suo sponsor, e lui minaccia il boicottaggio

E’ uno degli uomini del momento e indiziato numero uno per mettere fine al duopolio Messi-Ronaldo per la corsa al pallone d’oro. Momo Salah ha incantato tutto il mondo con la sua mole di gol messi a segno quest’anno ed è anche uno degli uomini più attesi del prossimo Mondiale in Russia, con l’Egitto che si è qualificato per la prima volta in 28 anni (e che sarà inserito nel girone con Russia, Uruguay e Arabia Saudita). Ma la presenza dell’ex Roma a Russia 2018 è in dubbio. E non per una scelta tecnica del ct Hector Cuper.

Il caso scoppiato in Egitto è una questione di sponsor, e Salah è la parte lesa. Momo da qualche tempo è l’uomo immagine della compagnia telefonica Vodafone in tutto il Medio Oriente. La nazionale egiziana, invece, è sponsorizzata dalla compagnia rivale We, e la federazione sta usando l’immagine del suo uomo migliore, Salah, per cartellonistica e pubblicità varie. Insomma, la faccia di Salah pubblicizza suo malgrado la compagnia rivale di quella che lo paga profumatamente. Il tutto pare essere avvenuto senza nessun genere di consenso da parte della società che gestisce i diritti d’immagine dell’attaccante egiziano.

L’agente del giocatore è ovviamente sul piede di guerra e su Twitter aggiorna quotidianamente il pubblico tenendo il conto dei giorni da quando ha avuto l’ultimo contatto con la Federazione. L’agente sostiene che nessuno gli risponda e assicura che “ogni opzione sia sul tavolo”. Compresa quella del boicottaggio del Mondiale. Salah stesso ha confermato l’appoggio all’azione del suo agente, Ramy Abbas, mente il polverone alzato negli ultimi giorni ha incassato subito l’appoggio popolare, con una vera e propria campagna social di sostegno al giocatore. Difficile si arrivi comunque alla soluzione estrema. Salah non ha nessuna intenzione di perdersi il Mondiale, e un eventuale forfait sarebbe un boomerang non solo per la federazione, ma anche per la compagnia telefonica We. In tal senso si è già messo in moto il Ministro dello Sport egiziano che ha assicurato che andranno incontro ad ogni richiesta del giocatore.

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