Calcio Estero

Sadiq choc: «Gerrard? Un mostro, mi ha umiliato e i Rangers devono ancora pagarmi»

Pubblicato

su

In un intervista al Sunday Post l’attaccante nigeriano ricorda i sei mesi ai Rangers: «Neanche mi hanno pagato»

Un passato da stellina nella Roma Primavera e un presente al Perugia di Alessandro Nesta, con in mezzo un’esperienza tutt’altro che positiva con i Rangers di Steven Gerrard. Si può riassumere così la giovane carriera di Umar Sadiq, che attraverso le pagine del Sunday Post ha raccontato la sua esperienza ai Glasgow Rangers. Raccontando di aver vissuto un vero e proprio incubo.

«Gerrard si è dimostrato molto diverso da quello che credevo sarebbe stato. Inizialmente non sapevo nulla del loro interesse, se la stavano vedendo la Roma e i miei agenti. Quando il mio procuratore me ne ha parlato ho espresso dei dubbi, non ero sicuro che fosse la cosa giusta da fare». Ha esordito l’ex giallorosso, che poi ha proseguito: «Fu lo stesso Steven Gerrard a convincermi: mi ha telefonato tre o quattro volte, complimentandosi con me e dicendomi che sarebbe stato al mio fianco e che mi avrebbe fatto crescere. Mi ha fatto sentire importante e mi ha convinto ad accettare».

Poi sono iniziati i dolori: «Quando sono arrivato, non ho avuto neanche il tempo di sistemarmi prima che arrivasse Lafferty: è stato in quel momento che sono iniziati i problemi e la situazione è degenerata in un incubo. All’improvviso mi è stato detto che non potevo più usare lo spogliatoio della prima squadra. Mi dovevo cambiare con i bambini, poi qualche giorno dopo mi hanno anche vietato di parcheggiare l’auto all’interno del centro sportivo. Mi sentivo umiliato e continuavo a chiedere quale fosse stato il motivo di questo cambio di atteggiamento, ma non ho mai ricevuto risposta. Neanche Gerrard ha dato spiegazioni, né a me né ai miei agenti sulla ragione del cambiamento di atteggiamento». 

Exit mobile version