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Sacchi: «La Roma ha Mourinho, sarebbe capace di vendere frigoriferi in Alaska»

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Arrigo Sacchi, ex allenatore, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della Roma di Mourinho impegnata nella finale contro il Siviglia

Oltre a essere un autorevole commentatore che interviene su La Gazzetta dello Sport, come ha fatto oggi, Arrigo Sacchi ha la conoscenza giusta per raccontare le finali europee che da mercoledì prossimo con Roma-Siviglia vedranno tre club italiani impegnati. Il motivo è molto semplice: la Champions lui l’ha vinta e non una volta sola, con un Milan che ha affascinato l’Europa e il mondo per la novità del suo gioco.

FIDUCIA – «Non è importante che ce l’abbia io, devono averla i giocatori. Ma a parte questo, vorrei sottolineare una cosa che mi sta a cuore: l’Italia sta vivendo un risveglio calcistico. Ci sono sempre più allenatori strateghi e sempre meno tattici. Una rivoluzione nata soprattutto dai peones: le “piccole”, adesso, vanno a giocarsi la partita anche contro i grandi club. E così li hanno stimolati a migliorarsi, a cercare nuove strade, nuove idee. Si è messo in moto un circolo virtuoso, insomma. Lo ripeto sempre: i successi sono frutto di eccezionali motivazioni, di squadra e gioco».

INTER-MANCHESTER CITY – «Diciamo che il City, per vincere la coppa, deve guadagnarsela. E dovrà sudare parecchio, perché l’Inter ha elementi in grado di mettere in difficoltà chiunque. Guardiola sa di non poter sbagliare nulla perché, quando sbagli contro un tattico come Inzaghi, il tattico non ti perdona».

ROMA-SIVIGLIA – «La Roma ha un allenatore straordinario, che ha grande esperienza e che sarebbe capace di vendere frigoriferi in Alaska. Le sue squadre badano al sodo, ma hanno una spiccata personalità e non mollano mai: hanno carattere, grinta, senso di appartenenza. Lui, da autentico personaggio quale è, ha saputo coinvolgere l’ambiente e il gruppo».

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