Hanno Detto
Sabatini: «Napoli, Spalletti è il Caravaggio del calcio»
Nell’imminenza di Napoli-Salernitana con più che probabile festa scudetto, il Corriere dello Sport è andato a intervistare Walter Sabatini: il direttore sportivo che l’anno scorso ha salvato i granata inventando un miracolo e che conosce bene Luciano Spalletti.
SPALLETTI – «E spero che sia orgoglioso del capolavoro che ha realizzato. Luciano è il Caravaggio del calcio, ce lo ha ribadito il gol di domenica a Torino, manovra di aggiramento, palla che arriva a Zielinski, che poi va a destra dopo essere partito da sinistra su Elmas; infine la pennellata per Raspadori e la girata al volo. Questa è gioia per gli occhi».
COSA GLI DIRA’ – «Gli ho scritto dopo la vittoria sulla Juventus, che sigilla una stagione fantastica e surreale per i modi in cui si è sviluppata e per i contenuti che l’hanno arricchita. Il successo contro un avversario di così enorme prestigio sa di marchio e anche di definitiva celebrazione. É il valore aggiunto».
SCRIVERA’ A IERVOLINO – «A salvezza raggiunta, ovviamente. Per fargli i complimenti: ha lasciato che venisse ricostruita una squadra di qualità. Evidentemente il ciclo-Nicola si era concluso, a volte fatalmente succede. E De Sanctis è stato bravissimo a scegliere Paulo Sousa. La Salernitana di oggi può battere chiunque, non lascerà che a Napoli il suo ruolo sia quello della comparsa. Chi ha battuto il Sassuolo, che s’è liberato in precedenza di molte grandi, ha la testa libera e sa cosa chiedere a se stesso».
I TORMENTI DI LUCIO – «Ignori l’eliminazione dalla Champions, anche se comprendo i motivi della delusione. Ma sa bene che ci sono settimane-no nell’arco di una stagione e il destino a volte ama fare da sé. Rifletta sulla portata del trionfo, che non ha eguali, non ha paragoni: ha stravolto le statistiche, ha cancellato la concorrenza, ha offerto a Napoli un’immagine di straordinaria efficienza».