2013
Russia, Capello: «Ho vinto un’altra sfida. Totti, Pirlo, Conte e la Roma: ecco il mio pensiero»
CAPELLO RUSSIA ROMA MONDIALI – Intervenuto a ‘Radio Anch’io Sport’, il commissario tecnico della Russia, Fabio Capello, ha commentato il piacevole premio ricevuto in questi giorni: «Essere inserito nella Hall of Fame mi ha fatto molto piacere, sono orgoglioso di farne parte e un grazie di cuore a chi mi ha eletto».
RUSSIA – L’ex allenatore di Milan e Juventus ha poi parlato della sua nazionale, che a giugno sarà presente nella competizione iridata brasiliana: «Aver portato la Russia ai Mondiali è stato molto bello ma anche difficile, visto che abbiamo dovuto battere un avversario tosto come il Portogallo. La mia nazionale non si qualificava per questa competizione da 12 anni: sarà importante fare esperienza in vista dei Mondiali in casa del 2018. In questi 7/8 mesi sto inserendo diversi giovani e spero nella loro crescita: siamo comunque una buona squadra ma c’è tanto da lavorare».
FINISH – «Amo le sfide: quando ho accettato – ha proseguito – la panchina della Russia sapevo delle difficoltà sia nel girone sia per il fatto che da molto la Nazione non andava ai Mondiali. Detto questo, però, penso che questo ultimo passo mi avvicini allo striscione del ‘finish’ per quanto riguarda la mia carriera».
MONDIALI – Da grande uomo di calcio, Capello ha detto la sua sul Mondiale che verrà: «Non penso che una squadra africana o una asiatica possa vincere il Mondiale, direi che la Spagna è ancora la favorita, ma starei anche molto attento alla Germania, perché il calcio tedesco non è solo Bayern o Borussia, stanno facendo molto bene come movimento. Il Brasile gioca in casa e forse ha qualcosa in più, ma il mio pensiero è che il Campionato rispetta il valore della Nazionale. Per quanto riguarda l’Italia, faccio i complimenti a Prandelli, però ritengo che la Serie A sia ancora ad un livello più basso rispetto agli altri campionati europei».
ROMA – Lui, nel 2000, fece la storia della Roma. Oggi ci sta riprovando Garcia: «Il merito dell’inizio della Roma è specialmente di Rudi Garcia: ci ha creduto sin dal primo minuto. La conferma di De Rossi è stata un passo molto importante, perché Daniele è ritornato ad essere una pedina fondamentale nello scacchiere giallorosso, lui come Totti. Poi, non avendo le coppe, credo che la Roma possa lottare fino alla fine. Dopo il primo pareggio, però, non c’è da abbattersi: i giocatori devono continuare a fare gruppo e non ascoltare le radio, che, come sappiamo, a Roma sono travolgenti in positivo nei momenti buoni, ma ti abbattono nei momenti difficili. Io alla Roma? Sto bene in Russia, e poi dove si è fatto bene in un posto vien difficile tornarci. Totti? Per quel che s’è visto, io lo porterei ai Mondiali. Bisogna vedere, però, come arriva a fine stagione».
ERRORE MILAN – Capello ha poi lanciato una frecciatina al Milan per la cessione di Andrea Pirlo «Non conosco Balotelli e non riesco ad individuarlo: ho avuto Cassano e l’ho allenato, ma per SuperMario dovrei capire quali sono le sue problematiche per poterlo allenare. Non ho sentito Berlusconi ma credo che il Milan quest’anno abbia sbagliato la campagna acquisti. Ma voglio dire una cosa: si possono sbagliare gli acquisti ma non le cessioni. Aver lasciato andare Pirlo a parametro zero è stato di una gravità incredibile».
JUVENTUS – «Conte ha fatto un lavoro straordinario: ha creato una grande squadra, con la mentalità giusta e un bel gioco. Va detto, però, che è la squadra che ha speso più di tutti in Italia: con Tevez farà bene anche in Champions League. Somiglianze con la mia squadra? Avevo una Juve più forte tecnicamente, ma meno affamata di questa: hanno dieci giocatori che si schierano in maniera compatta. Per quanto riguarda il Real Madrid, in difesa stanno soffrendo molto: contro il Rayo il migliore in campo è stato il portiere, Diego Lopez, insieme a Ronaldo. Certo, poi in attacco loro fanno paura»
VERONA&INTER – «Sta facendo bene, giocano con entusiasmo e convinzione, e faccio grandi complimenti alla squadra e all’allenatore. Anche l’Inter è in crescita e si vede la mano di Walter Mazzarri».
NAPOLI – «Conosco Benitez e non ho dubbi sul fatto che siano molto ben allenati. Benitez è bravo, però per arrivare ai vertici manca qualcosa: ha buoni difensori, ma sicuramente meno forti di quelli della Juventus».