2020
Rudi Garcia: «Roma? Avevo un gruppo di lupi, la Juve era più esperta»
Rudi Garcia ricorda la sua esperienza alla Roma e il duello in Serie A con la Juventus: le parole del tecnico francese
Rudi Garcia ha rilasciato una lunga intervista nel corso del collegamento con gli studi di Sky Sport. Dall’emergenza Coronavirus ai trascorsi con la Roma: ecco le parole dell’allenatore del Lione.
CORONAVIRUS – «Ripartenza Ligue 1 a giugno? In Francia la situazione è la stessa dell’Italia ma con una settimana di ritardo. Ci sono tanti dibattiti sul sapere se possiamo riprendere allenamenti o no. Se dobbiamo mantenere una distanza non si può giocare a calcio. Ci si può allenare in piccoli gruppi, ma una partitella non si può fare. Al momento mi sembra complicato riprendere. Chat Whatsapp con gli altri allenatori? Ho creato il gruppo per un’unica ragione. E’ per aiutare i nostri eroi: gli infermieri, i medici. Abbiamo fatto questa raccolta con tutti gli allenatori di Ligue 1 e Ligue 2 per dare 120mila euro alla Fondation France. Su questo gruppo dopo possiamo dire la nostra e scambiare idee. Adesso si è aggiunto Domenec, il direttore del sindacato degli allenatori. E’ importante che sappia quello che abbiamo in testa. Siamo preoccupati».
TOTTI – «Re di Roma? Ce n’è solo uno (ride, ndr). Non è solo un giocatore, ma un uomo che conta molto per la mia carriera. E’ stato un onore avere un giocatore del genere. Sono stati bei ricordi».
ROMA – «Vedo le immagini della vittoria con l’Inter, soprattutto ho scoperto la Roma e Roma, la vostra cultura e il vostro Paese, la vostra lingua. Mi alleno ogni giorno con Francesca e mi tengo al corrente di ciò che succede da voi nel calcio e per sfortuna al di fuori del calcio».
RIMPIANTI – «Abbiamo fatto il massimo? Si può sempre fare meglio, ma non ho rimpianti. Sono fiero del percorso che abbiamo fatto con la Roma dal 2013 in poi. Ricordo solo che abbiamo avuto un avversario di altissimo livello. La Juve, specie il primo anno, ha fatto il record di punti in campionato. E’ importante accettare che una squadra avesse più esperienza, anche se non so se fossero più forti. Se ha vinto 7 scudetti di fila non è un caso. Aver dato problemi a quella squadra è una bella cosa. Derby? Mi ricordo che sono arrivato a Roma sulle ceneri. La squadra aveva perso la Coppa Italia contro i rivali della città, erano tutti preoccupati per il derby. L’ho visto come un’opportunità, abbiamo vinto 2-0. Ci sono momenti emozionanti come le lacrime di Balzaretti, che sento spesso. Sarò legato per tutta la vita a questi ragazzi, avevo un gruppo di lupi. Erano giocatori di alto livello e avevamo leader e coesione nella squadra. Queste immagini rimarranno per sempre nel mio cuore».
RITORNO IN GIALLOROSSO – «Sto benissimo a Lione. Ovviamente spero di continuare qui e fare grandi cose. Ma mai dire mai. Un giorno tornare a Roma sarebbe una bella cosa. Per il momento sto benissimo qui, voglio vincere qualcosa qua».
POSSIBILITA’ RITORNO IN ITALIA – «Contatti? Durante la mia permanenza alla Roma e dopo ovviamente ci sono stati contatti. Non si è fatto nulla, ho ripreso in Francia col Marsiglia. Siamo andati in finale di Europa League. Ora sono al Lione, grande club in Francia e in Europa. Speriamo di giocare il ritorno con la Juve, la Champions è meravigliosa. Il virus ci ha tolto il piacere di andare in campo e dare gioia e spettacolo alla gente».