2015
Rubinho: «Juventus, grande percorso»
Le parole del portiere bianconero a JTV
Intervenuto ai microfoni di JTV, Rubinho ha parlato dei suoi inizi: «Ho cominciato a giocare in porta quando avevo quattro anni e da allora è stato sempre quello il mio ruolo. Non ho mai pensato di giocare in altri ruoli. Italia? E’ stato importante per la mia carriera arrivare qui ed essere stato chiamato dalla Juventus dopo tanti anni in questo Paese è stato un premio: questa è la società più importante d’Italia, quella con più titoli e nella quale vorrebbe giocare qualsiasi giocatore», ha dichiarato il terzo portiere della Juventus.
QUESTIONE DI FEELING – Rubinho ha parlato poi del feeling con i colleghi: «Lavoro ogni giorno come se dovessi sempre giocare. Essere dietro a Buffon e Storari è comunque una responsabilità, perché devo comunque pensare a farmi trovare eventualmente pronto. Siamo un bel gruppo, ci sosteniamo a vicenda. Con Filippi lavoriamo bene, siamo molto affiatati. Lui è un martello, ci fa ripetere gli esercizi se non siamo perfetti. E’ il miglior allenatore dei portieri che ho avuto insieme a Spinelli del Genoa. Lo “sparapalloni” è il mio esercizio preferito, una bella sfida».
LA STRADA DA SEGUIRE – Infine, il brasiliano ha fatto il punto della situazione circa gli impegni della squadra: «Stiamo facendo bene in campionato, c’è un buon distacco, ma bisogna mantenerlo e quindi lavorare sodo. Empoli? Sarà una bella partita, loro giocano bene, per cui dovremo stare attenti. Champions? Abbiamo fatto un grande percorso lavorando duro, contro il Monaco ce la giocheremo. E’ una sfida importante contro una squadra forte, che ha eliminato l’Arsenal».