2017

Rosy Bindi (Antimafia) attacca la Juve sul caso biglietti: «La società non è stata vittima»

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La presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, ha parlato del caso-biglietti Juventus. Ecco le sue parole

Tiene ancora banco il caso legato al rapporto tra alcuni esponenti della ‘ndrangheta e la Juventus. Nessuno dei bianconeri è stato indagato nel processo penale ma il presidente Agnelli e alcuni suoi collaboratori sono stati condannati a un anno di inibizione in primo grado nel processo sportivo (le parti hanno presentato appello) Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia ha parlato del caso-biglietti Juventus accusando di fatto i bianconeri. Queste le parole all’Ansa: «Non poteva non destare la nostra attenzione il fatto che persino la società calcistica più importante d’Italia venisse raggiunta dall’interesse delle organizzazioni mafiose».

Prosegue la Bindy: «Non c’è stata una complicità consapevole ma la società non è stata vittima. C’è stata una sottovalutazione del rischio, ma questo lo abbiamo constatato nell’interlocuzione con diverse società calcistiche. Servirebbero più responsabilità e più consapevolezza, tutti i presidenti auditi hanno risposto ad alcune nostre domande: “non lo so, non lo sapevo, non era compito mio..” e questo non va bene. Quando la consapevolezza è maturata, la società (la Juventus, ndr) si è data delle regole che la potranno rendere più forte, anche se non dico immune».

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