Rossi: "Milan, anno di transizione. Italia? Occhio a Verratti" - Calcio News 24
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2012

Rossi: “Milan, anno di transizione. Italia? Occhio a Verratti”

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ITALIA MILAN ROSSI – Pronto per la nuova avventura da commentatore Sky per la Champions League, Paolo Rossi ha parlato a Tuttosport dei cambiamenti in casa Milan, della Nazionale e, ovviamente, del massimo torneo europeo.

Rossi, il Milan riuscirà a riprendersi dalle partenze illustri degli ultimi mesi?
«E’ presto per dirlo. Ha cambiato molto. Forse troppo tutto in una volta sola: sono andati via insieme dieci campioni. Erano tutti pezzi da novanta. Quando vengono ceduti elementi come Ibrahimovic e Thiago Silva, non dico che significa ammainare la bandiera, ma sicuramente che metti in conto un certo ridimensionamento».

Impossibile pensare a una stagione positiva?
«No, perché il Milan ha cercato di correre ai ripari con alcuni acquisti negli ultimi giorni di mercato. E’ difficile dire se basterà. Bisogna aspettare qualche settimana. Certo, la squadra non è competitiva come nel recente passato quando era sempre ai nastri di partenza per cercare di vincere ogni competizione. Sarà un anno di transizione. Però può anche riuscire a fare bene. Ha ragione Adriano Galliani quando dice che il Milan può lottare alla pari con tutti in Italia, meno in Europa dove esistono corazzate decisamente più attrezzate con calciatori di un altro livello».

In Champions chi sono le favorite?
«Direi Real Madrid, Barcellona e Manchester United. Poi un gruppetto di outsider rappresentato da Bayern Monaco, Manchester City e Paris Saint Germain. Spero per Ancelotti che il Psg faccia bene: Carlo ha una grande capacità comunicativa. E tra le italiane vedo meglio la Juventus del Milan. I bianconeri hanno vinto lo scudetto e hanno un collettivo già collaudato».

Il Milan ha bisogno dei gol di Pazzini: da ex centravanti cosa pensa del Pazzo autore di una tripletta a Bologna?
«Pazzini viene da una stagione così così all’Inter. Ma lo conosciamo: è un giocatore già formato, non è più un giovane da scoprire. Sappiamo quali sono le sue doti. Questo deve essere lanno della sua consacrazione. Deve dimostrare davvero quanto vale. E il Milan può essere il suo trampolino di lancio definitivo».

Tutti si chiedono chi tra Inter e Milan abbia guadagnato dallo scambio tra Cassano e Pazzini.
«Alla fine penso che entrambe le squadre trarranno giovamento da questo affare, in rapporto alle caratteristiche dei due giocatori. L’Inter ha ottenuto maggiore fantasia grazie a Cassano, il Milan più peso sotto porta con l’innesto di Pazzini».

Ci sono molti giovani attaccanti italiani emergenti: chi le piace di questa nuova nidiata azzurra?
«Sì, in effetti è un momento favorevole per le punte del futuro del nostro movimento calcistico. Mi piace molto Destro. Ma anche Borini e Insigne che sono già nel giro della Nazionale. E ogni tanto seguo Immobile. Anche lui è un elemento decisamente interessante. Si vede che ha fame di segnare e mettersi in mostra. C’è davvero molta scelta in questa fase. E poi, anche se non è un attaccante, lasciatemi dire che Verratti è davvero un centrocampista molto promettente».