2014
Rossi e Gomez, solo 193 minuti insieme: eppure è la Fiorentina a tenere in vita il campionato
Sorte impietosa: le risposte di Montella, Pradè e Macia
SERIE A CALCIOMERCATO FIORENTINA – Non c’è più alternativa: l’unica squadra rimasta in corsa per disturbare il triumvirato che guida la classifica del campionato italiano è la Fiorentina di Montella. Non soltanto per una questione meramente numerica: l’Inter né tantomeno il Milan godono degli strumenti necessari alla rimonta, ancor meno strutturate Lazio e restanti alternative.
UNA STAGIONE CONDIZIONATA – Il progetto era di quelli ambiziosi e secondo l’opinione di chi vi scrive potenzialmente vincente: abbinare all’eccezionale proposta calcistica inscenata nella scorsa annata due bocche di fuoco del calibro di Rossi e Gomez. Assolutamente vinta la scommessa legata al primo – soltanto un classico infortunio per gioco falloso lo ha nuovamente estromesso dai campi da gioco dopo che a suon di gol aveva conquistato la vetta della classifica cannonieri – con la sorte che ha voltato le spalle anche al tedesco, fermo dalla terza giornata per il pesante infortunio ai legamenti del ginocchio occorso nella sfida con il Cagliari. I fatti parlano chiaro e raccontano di una sorte impietosa: Rossi e Gomez sono stati contemporaneamente in campo per soli 193 minuti, con la Fiorentina che si è vista dunque totalmente privata della possibilità di tastare con mano lo sviluppo del progetto costruito in estate.
ATTUALITA’ – Ciò nonostante un tecnico in crescita esponenziale quale Vincenzo Montella è riuscito a tramutare necessità in virtù e garantire un volto appropriato alla sua creatura: la Fiorentina ha mantenuto contatto con il terzetto di testa dopo aver registrato una fase difensiva inizialmente in difficoltà, pagando – rispetto proprio a Juventus, Roma e Napoli – in termini di capacità realizzativa. Dove invece avrebbe dovuto dominare. L’auspicata svolta si chiama Alessandro Matri: il lungo stop di Rossi e le condizioni di Gomez – dato per imminente il suo rientro ma sarà necessario un periodo standard di ricerca dello stato di forma ottimale – hanno consigliato alla società di intervenire sul mercato per consegnare a Montella un centravanti di ruolo. Un bomber in difficoltà, vero, che però può trovare in Firenze l’habitat ideale per riscattare una stagione finora disastrosa. Le motivazioni saranno alte, intelligente l’operazione del prestito secco condotta in porto dalla dirigenza viola.
COLPO A SORPRESA: PUO’ RENDERE SUBITO? – Luis Anderson è l’ennesima mossa intelligente del tandem dirigenziale Pradè-Macia. Da premettere subito: il brasiliano del Manchester United (manca l’ufficialità del passaggio alla Fiorentina con la formula del prestito con diritto di riscatto a 6.5 milioni di euro) nelle ultime due stagioni ha giocato con il contagocce. Impensabile dunque ipotizzare di ritrovarsi un calciatore pronto. Determinato invece sì: Anderson avrà la grinta giusta per rimettersi in gioco e dimostrare il suo valore, un repertorio fatto di sostanza e qualità al centro del campo. Una pedina che può tramutarsi in un’ulteriore freccia nell’arco di Montella: il calciatore, pagato 31.5 milioni dal Man United al Porto nel 2007, non è un brocco e va ad inserirsi in un progetto che parla la sua lingua calcistica. Può aggiungere peso al palleggio viola a patto che si abbia la pazienza di attenderlo. Un difensore di valore andrebbe a completare l’ennesimo mercato intelligente e alimenterebbe le ambizioni della Fiorentina: si punta al podio, chi è davanti non può certo rilassarsi.