2014

Rossi: «Atalanta? Gara storicamente difficile. Su Guarin…»

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Continua il giornalista parlando di Mazzarri: «Sembra che si sia fatto condizionare su quello che si dice su di lui»

Dopo il pareggio del Renzo Barbera con il Palermo, l’Inter di Walter Mazzarri è pronta a tornare al successo già dalla sfida di questa sera contro l’Atalanta. Una gara complicata, con diversi nodi da sciogliere sull’undici titolare: è ballottaggio tra Hernanes e Guarin per affiancare Medel e Kovacic in mediana. La redazione di Calcionews24.com ha contattato per parlare della sfida di San Siro, ma non solo, il giornalista di Telelombardia Gian Luca Rossi.

Su cosa deve riflettere Mazzarri dopo la sfida con il Palermo?

«Su quella partita ho una mia opinione, sembra che si sia fatto condizionare su quello che si dice su di lui: che lui è un difensivista e quanto altro,  i cambi che ha fatto hanno tolto equilibrio alla squadra. Ad un certo punto non aveva senso mettere Dodò, poi ha anche messo Hernanes, quando aveva già Guarin, e Palacio, da quando ha fatto i cambi il Palermo ha ripreso vigore. E’ andato dietro alle critiche rivoltegli ed è stato condizionato da quello: non mi sono piaciuti i cambi, è stato troppo condizionato. Nella fase centrale della ripresa sembravamo vicini al secondo gol, con i cambi la squadra si è un po’ persa. Poi Icardi e Osvaldo potevano fare di più, Hernanes gira poco, è vero: però per voler dimostrare di non essere difensivista ha perso il suo credo»

E’ giusto insistere su Guarin?

«E’ l’unica cosa da fare: ti sei fidato troppo ad un certo punto del mercato, dando via Alvarez e Botta con la convinzione di cederlo. Poi, secondo me, la Juventus non lo ha voluto così tanto, si è resa conto che è inaffidabile. La dirigenza pensava che Guaris si sarebbe rassegnato ad andare in un’altra squadra, ma lui si sente uno da Real Madrid. Conviene far finta di nulla e l’Inter si sta muovendo in tal senso: lo hanno mandato a presentare con Mazzarri la partita di Europa League, gli hanno dato la fascia da capitano e così via, stanno tentando di replicare l’operazione fatta con Ranocchia. Poi il suo agente FIFA che commenta di non aver mai voluto la Juventus, dando inoltre la colpa a Branca che non ha neanche successivamente seguito la trattativa, è poco credibile. E’ un’operazione alla Milan: tanta propaganda, allentando la pressione, e poi a gennaio si vedrà. Poi magari sboccia un nuovo amore, ma è difficile: è evidente ora che è meglio recuperarlo».

Come vedi la gara con l’Atalanta?

«E’ una squadra che di solito ci fa soffrire molto. L’inizio di campionato è stato deludente: mi aspettavo di avere 7 punti, di vincere almeno una gara in trasferta. Ora devi vincere le due gare in casa, anche per l’ambiente: la gente non sopporta Mazzarri e servono risultati, aldilà che giochi con difesa a tre o a quattro, con un o due punte.  Però è una gara storicamente difficile».

Il pericolo più grande quale può essere?

«In difesa abbiamo già pagato la sfortuna; un errore del genere di Vidic lo vedi una volta all’anno. Credo che la difesa si abbastanza solida, mi preoccupa più il reparto avanzato: pensavo che l’Inter sarebbe stata più pericolosa. Poi ci sarà Gervasoni che arbitra, che in passato ne ha combinate di ogni con l’Inter; purtroppo dal punto di vista arbitrale siamo sfortunati, anche se appena si afferma una cosa del genere si passa per piangina. Poi senti Inzaghi che, alla prima partita che perde, chiede il rigore, quando Mazzarri può affidarsi a statistiche sconcertanti: l’Inter è prima nella classifica delle grandi con rigori contro e ultima per quelli avuti. Con Milan e Juventus non c’è confronto in tal senso. Con il Palermo inoltre il gol di Icardi era regolare, sono episodi che possono cambiare anche partite in cui giochi male. Bisognerebbe farsi sentire di più da questo punto di vista ai piani alti, come fa il resto delle big. Per il resto comunque non bisogna buttare via molto: abbiamo preso solo un gol in sei partite e l’attacco è tra i migliori del campionato. La tifoseria dovrebbe iniziare a volersi un po’ più bene, so che l’allenatore non piace: non dice mai niente di interista, parla del Napoli, non ha capito che in una piazza come questa bisogna anche entusiasmare la folla, come faceva Stramaccioni».

Ultima domanda: giusto il rinnovo del diesse Ausilio?

«Sì, poi magari prenderà anche lui le sua cantonate con M’Vila e Medel che magari si riveleranno dei brocchi, oppure Osvaldo. Quello che non capisco io è perché Branca era considerato un incapace: Juan Jesus, Kovacic ed Icardi, che in tre non fanno 75 anni, hanno raddoppiato se non triplicato il loro valore, quindi qualcosa di buono lo ha fatto. Ausilio si è mosso bene: con poca disponibilità ha lavorato bene, valutando parametri zero, ad oggi ha fatto un buon mercato. Penso ad Osvaldo in prestito gratuito con riscatto a 7 milioni, quando la Juventus aveva trovato un accordo a 18 milioni».

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