2009
Ronaldo: “Inter o Milan? Scelgo i nerazzurri…”
Dopo l’intervista rilasciata ai media spagnoli, Ronaldo, il Fenomeno, ha concesso diverse dichiarazioni anche ai microfon de La Gazzetta dello Sport, dove il brasiliano ha parlato della sua esperienza italiana con le maglie di Inter e Milan. Agli iberici ha detto di aver preferito l’esperienza al Real Madrid rispetto a quella col Barcellona, mentre in Italia il cuore batte nerazzurro, come confessa Ronnie: “Dell’Inter mi manca Moratti, la famiglia che questa società era e continua ad essere, o perlomeno così mi dicono tutti, anche Leonardo. Al Milan sono stato meno tempo, ma sono stato bene: mi avevano impressionato soprattutto la struttura e la professionalità del club. Se tornerei al Milan? Ma guardi che io quell’anno volevo tornare all’Inter, e per un po’ ci avevo sperato davvero. Il Milan mi offriva una chance, per me in quel momento era soltanto una grande sfida. E poi lì mi hanno anche fatto ricrescere i capelli… Berlusconi diceva sempre che tenendoli lunghi sembravo più giovane e più bello. Peccato essermi fatto male un’altra volta, ma per quel poco che è durato è stato divertente”.
Un pensiero particolare anche nei confronti del patron Massimo Moratti: “Il presidente è una delle persone importanti della mia vita: sta bene, l’ho trovato in grande forma, si vede che vincere gli fa un bell’effetto”.
Sul calcio italiano moderno: “Forse è un calcio di livello un po’ inferiore, ma di sicuro è un calcio più pulitoÃ?».
Tanti complimenti poi per Leonardo, ma sul suo impatto da quando è arrivato all’Inter Ronaldo tende a prendere le distanze: “Io non sono all’Inter, dunque giudico da fuori, per quello che mi raccontano: mi pare di capire che con Benitez il gruppo avesse perso allegria, fiducia e che Leonardo sia stato bravo a riportarle. Il resto è stato conseguenza”.
Sulla discontinuità di Pato, che tanti avevano etichettato come suo potenziale erede: “Pato ha qualità pazzesche, ma in fondo è ancora un ragazzo. E poi ha avuto qualche infortunio di troppo: può capitare, e io lo so bene. Credo che il futuro possa essere suo, purchè non si pensi che Pato è una prima punta: può farlo, ma Pato non è una prima punta”.
Su chi sceglierebbe tra Ibrahimovic ed Eto’o risponde: “D’istinto mi verrebbe da dire Ibrahimovic, perchè ha più fantasia, colpi più imprevedibili. Però non c’è nessuno che ha vinto come Eto’o, nessuno che sa vincere le partite che contano come Eto’o”.
Sul Derby e chi lo vincerà : “Credo l’Inter. Perchè ha ritrovato il suo gioco, ma soprattutto la fiducia. Ecco: vedo un’Inter più fiduciosa del Milan, e questo può contare. Se vince il Derby vincerà lo scudetto? Difficile dirlo con altre sette partite da giocare, ma penso proprio di sì. Fatica per il doppio impegno campionato-Champions? Sa cosa mi dice sempre Leonardo? Che vincere aiuta a vincere. Abituarsi è difficile, ma poi è bello: l’Inter c’è riuscita solo dopo un sacco di tempo e di fatica, non credo voglia smettere proprio adesso”.