2015
Ronaldinho: «Milan speciale, mi manchi»
Il brasiliano su Berlusconi: «Come un padre». Ora riflette sul futuro
Il calcio è ancora divertimento per Ronaldinho, nonostante sia un “marchio”. Ora ha tempo per viaggiare e ne approfitta per conoscere paesi differenti, ma otto mesi senza calcio sono troppi per lui: «Ho una voglia tremenda di tornare a giocare», ha dichiarato il brasiliano, che ha rescisso il contratto con il Fluminense e a metà gennaio affronterà l’Orlando di Kakà in occasione della Florida Cup. Giocherà quel torneo e poi si guarderà intorno.
GLI INVICTOS – Nel frattempo ripensa al passato e, ad esempio, all’esperienza al Milan: «Addio improvviso? Avevo avuto la possibilità di giocare nel Flamengo, la squadra che sognavo. Avevo la possibilità di giocare la Libertadores, non potevo perderla. E’ stato tutto molto rapido. Pentito? E perché? La vita è così. Col Flamengo ho vissuto sette mesi meravigliosi senza perdere una partita, è l’unica volta che ho avuto questa fortuna in un club. Eravamo diventati gli Invinctos. Ne è valsa la pena», ha raccontato Ronaldinho a La Gazzetta Sportiva.
MALINCONIA – Non s’è pentito nemmeno di aver giocato in Messico o dell’esperienza nel Fluminense. E non bada né alla sua popolarità né alle critiche della stampa. «Leggi solo i giornali che parlano bene di te», è la frase della Tatcher che Silvio Berlusconi ripeteva spesso. A proposito del suo ex presidente, Ronaldinho ha affermato: «È stato come un padre, e anche Galliani. Il Milan è stato davvero speciale, differente da tutti. Mi manca Milano, ma anche Barcellona, e mi manca Parigi. Sono arrivato al Psg che ero un ragazzino, è stato il mio trampolino di lancio, e ora vederlo fra i club più forti del mondo mi dà grande gioia».