Szczesny: «Spalletti non ammette errori» - Calcio News 24
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2016

Szczesny: «Spalletti non ammette errori»

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«I portieri sono matti, ma il più matto dello spogliatoio non sono io»

Luciano Spalletti non vuole errori, nemmeno uno, nemmeno mezzo: questo fa la differenza. A spiegarlo a modo è Woyciech Szczesny, portiere della Roma (in prestito dall’Arsenal e si parla già di un possibile addio in estate), che intervenuto oggi in radio ha parlato lungamente della rincorsa giallorossa in una stagione che tutto è stata, meno che semplice. Con l’arrivo di Spalletti in panchina qualche mese fa, però, evidentemente qualcosa è cambiato… «Contro l’Empoli eravamo in vantaggio, allora il mister mi ha chiesto di lanciare lungo per Edin Dzeko, ma ho sbagliato: Spalletti era dall’altra parte del campo, ma si è fatto sentire forte e chiaro – racconta Szczesny – . Io avevo paura: avevamo vinto la partita, ma avevo paura a tornare negli spogliatoi… Questo aneddoto è significativo: Spalletti non accetta gli errori, vuole la perfezione assoluta. Questo è il segreto che ci ha permesso di vincere otto partite di fila e pareggiare contro l’Inter, anche se quella partita potevamo vincerla»

«SONO MATTO» – Facendo un passo indietro, il portiere polacco torna agli inizi di carriera: «Non ho iniziato come portiere, nessuno vuole mai andare in porta – ricorda ai microfono di Roma Radio . Volevo fare l’attaccante, ma non ero portato, allora l’allenatore mi spostò in porta. Mio padre era già portiere, fu un modello: alla fine è andata bene. Uno che fa il portiere non può che essere matto, anche se i portieri davvero matti appartengono un po’ alla passato, adesso ci sono portieri più posati». Portieri sì, centrocampisti no: ad esempio nello spogliatoio giallorosso… «Il più matto? Radja Nainggolan. Io me la gioco con lui, ma forse sono di gran lunga inferiore in quanto a pazzia». Sul futuro, Szczesny spiega: «Qui sto bene, sento la fiducia di tutti: per me il calcio è al primo posto, le cose non posso che migliorare. Il calcio italiano è più fisico di quello inglese, ma sia Roma che Arsenal hanno grandi giocatori». Chiosa sull’imminente derby con la Lazio: «Arriviamo in ottime condizioni fisiche e morali, vogliamo solo vincere»

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