2015

Szczesny: «A Roma per vincere, ma Arsenal nel cuore»

Published

on

Il portiere polacco parla in patria tra passato, presente e futuro

Da Londra a Roma: un bel cambiamento per Szczesny, che in patria ha parlato del suo addio all’Arsenal e del suo approdo in prestito al club giallorosso. «Sto bene a Roma, è il posto ideale per vivere: il clima è perfetto, ho imparato a bere il caffè e mi è piaciuta la mentalità dei meridionali, completamente diversa da quella che ho conosciuto a Londra. Io sono un ragazzo emotivo e impetuoso. All’inizio è stato un po’ difficile, ma le persone sono veramente buone. Mi hanno avvisato che qui tutto è in ritardo, che ci sono ingorghi ovunque… Forse l’unica cosa che mi infastidisce è il modo in cui guidano», ha raccontato il portiere polacco ai microfoni di futbolfejs.pl.

NESSUN EQUIVOCO – Anche in Polonia hanno fatto discutere le dichiarazioni di Szczesny sul ritorno all’Arsenal: «Non c’è stato un malinteso. Da quando ho 16 anni ho vissuto a Londra, l’Arsenal è la mia casa. E con loro ho un contratto. So che sarebbe facile dopo due mesi qui dire che io amo Roma, ma ho detto che sto bene, che la squadra è forte e che possiamo avere successo. Però se l’Arsenal mi richiama io devo tornare a Londra. E né io né la Roma potremmo dire nulla. Se qualcuno non capisce questo, non è un mio problema. Io comunque do il massimo in allenamento e nelle partite, non ci sono dubbi. Boniek? Non l’ho ancora incontrato, ma non ha avuto alcun ruolo nel mio trasferimento. Non ci siamo sentiti prima che prendessi la decisione di trasferirmi».

TRAZIONE ANTERIORE – Il portiere della Roma ha poi parlato del gioco di Rudi Garcia e della velocità di Mohamed Salah: «Il nostro stile di gioco è offensivo, spettacolare e anche rischioso. Come portiere vorrei concludere le partite senza prendere gol. Questo stile è adatto ai giocatori in rosa e lo si vede bene durante la fase offensiva. Sfidare Salah sulla corsa? Non voglio provarci, ma devo dire che Walcott è più veloce. Salah è rapido nel cambiare direzione, ma sul dritto Walcott è più veloce».

A LONDRA – Infine, ha fatto chiarezza sugli ultimi mesi all’Arsenal, precisando che non ci sono stati problemi: «Potete chiedere a qualsiasi allenatore se ci sono stati mai problemi con me. Wenger ha confermato che non sono un tipo che crea problemi. Ho commesso degli errori, forse non sono stato sempre professionale, ma non ho mai mancato di rispetto all’allenatore o ai compagni. Ho grande rispetto per Wenger, mi ha formato come giocatore e uomo. Ospina? Quando ha giocato ha fatto bene, quindi non c’era motivo di cambiare. L’Arsenal è nel mio cuore. Cech? E’ uno dei migliori portieri al mondo. Ero disposto a giocarmela con lui, ma poi parlando con Wenger ho capito che dovevo trovare un’altra soluzione».

Exit mobile version