2016

Spalletti: «Sabatini via? E’ un’ipotesi»

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Il tecnico della Roma rivela i dettagli del colloquio con il d.s.

Traccia la strada Luciano Spalletti per la Roma, che non deve pensare già alla sfida di Champions League contro il Real Madrid. Prima, infatti, c’è una partita importante in campionato: «Siamo concentrati sul Carpi. Avendo recuperato alcuni calciatori, si fa qualche ragionamento, ma la priorità è domani, per cui scelgo in base alla sfida di domani. Se pensiamo alla partita successiva, sbagliamo tutto. La Juventus ha vinto 14 partite di fila, il Napoli 10: se vogliamo competere, dobbiamo fare filotti. Dobbiamo farci trovare pronti. Se qualcuno pensa all’altra partita, non ha capito niente. Vogliamo stare al passo delle grandi», ha dichiarato l’allenatore giallorosso.

LA SITUAZIONE – Un po’ di turnover in vista, dunque, per la Roma: «Dzeko? Giocherà. Gyomber è fermo, Torosidis ha fatto un buon allenamento. De Rossi non sta migliorando, è ancora fermo, ma lo staff è convinto di avere la soluzione e spero di averlo dopo Carpi. Totti ha fatto l’allenamento con tutti, ma ieri e oggi ha accusato un problemino al soleo, per cui non parteciperà alla sfida. Rudiger c’è, è tutto a posto. Sadiq e Nura tornano dalla Primavera e stanno con noi. Dzeko, Perotti, Salah e Pjanic possono coesistere, hanno qualità diverse. L’equilibrio va trovato attraverso la loro disponibilità o quella degli altri a correre per l’altro. Uçan è un giocatore splendido, ha tecnica, è un grande Pizarro. E’ bravo a fare geometrie, ad anticipare le giocate, ma c’è anche bisogno di altro», ha dichiarato Spalletti.

IL RETROSCENA – L’allenatore ha svelato poi i dettagli del colloquio con il direttore sportivo Walter Sabatini: «Siccome l’avete scritto e c’è il rischio che qualcuno sappia qualcosa, ho chiesto spiegazioni a Sabatini e lui dice che è un’ipotesi, perché ha un ruolo importante e responsabilità. Sente che sia giusto mettersi in discussione, ma rimane al suo posto per ora. O si fanno i risultati o tutti hanno fallito».

GLI AVVERSARI – Infine, presenta le insidie della sfida contro il Carpi: «La prima è l’allenatore, è un grande allenatore. Trasmette concetti fondamentali alla squadra. Loro ti vengono addosso, ti aspettano al limite dell’area e ti lasciano due a metà strada. Hanno Mancosu e Lasagna che partono a duemila, hanno grande corsa. Ci siamo preparati. E’ importante anche il momento in cui affronti gli avversari: hanno concesso pochissimo al Napoli, stanno attraversando un buon momento. E il Napoli è perfetto sull’aspetto del gioco: ho visto fare cose a Sarri che non fa nessuno. Non ho visto Allegri, ma riesce a non far dubitare del suo lavoro».

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