2016
Spalletti: «Roma appagata: sto male!» | PS
Il tecnico giallorosso bacchetta la squadra: «Mentalità da cambiare»
Analisi dura ed estremamente lucida di Luciano Spalletti dopo la sconfitta contro il Real Madrid. L’allenatore della Roma, infatti, al termine della partita bacchetta fortemente i giocatori, che ha sprecato la possibilità di conquistare un’impresa storica in Champions League: «Se non fai gol e gli altri lo fanno… Non si può recriminare: abbiamo perso 2 a 0 all’andata e così al ritorno. Gli errori commessi forse sono stati dettati dalla bravura degli altri, ma non rotolo su certe considerazioni a fine partita. Non so se potevamo fare di più, forse sì per quello che ho visto: all’andata ero convinto di poter lottare per il passaggio del turno. Dobbiamo crescere come mentalità, cattiveria e convinzione. Siamo ancora deboli su questo, c’è poco da fare. Ci sono capitate occasioni, ma alla prima difficoltà non dimostriamo di essere la squadra che dobbiamo essere. Il Real Madrid non sta attraversando un grande momento, non sono irresistibili, per cui dovevamo approfittarne», ha dichiarato Spalletti a Premium Sport.
LA RAMANZINA – Il tecnico giallorosso ha poi rincarato la dose: «Nainggolan? Il modulo sarebbe stato lo stesso anche con lui in campo. Il match d’andata è arrivato troppo presto rispetto al mio arrivo, ma si poteva fare di più. In futuro metteremo a posto qualcosa, ma l’essere soddisfatti di queste due partite mi angoscia. Figurarsi a che livello eravamo caduti, se siamo contenti dopo aver perso due partite 2 a 0. Bisogna prendere atto della realtà velocemente, senza raccontarsi le favole, altrimenti diventa più dura. Dobbiamo crescere velocemente. Arrivato troppo tardi? Non voglio tirar dentro il lavoro di chi mi ha preceduto. Ognuno ha il suo modo di lavorare. Per quello che si è visto posso dire che siamo nella direzione giusta, ma bisogna fare dei balzi, non dei passettini in avanti».
MALESSERE – Spalletti prosegue con la ramanzina: «Quando rientro e vedo i giocatori predisposti alla soddisfazione per i complimenti alla prestazione sto male. La testa diventa fondamentale: bisogna avere la convinzione sul lavoro e sull’importanza della Roma. Forse ci è andata pure bene… Non siamo migliorati tanto sulla forza mentale. Cambiare i pensieri dentro la testa sulla partita di stasera è difficile. Bisognava rientrare nello spogliatoio con rabbia e amarezza, invece non si rendono conto delle occasioni buttate via. Ci sono delle partite dove fai benino e ti vien detto che fai bene, ma ci sono partite storiche, che ti danno la scorciatoia per farti notare da tutti e devi giocartela. I rimpianti non arrivano dopo una sconfitta, ma per non aver dato il massimo».