L’imprenditore egiziano torna sul mancato acquisto dei giallorossi

Naguib Sawiris è l’impreditore egiziano che, almeno cinque anni fa, aveva presentato un’offerta per l’acquisto della Roma, allora guidata dalla famiglia Sensi e dalla banca Unicredit. Tornando a questi giorni nel corso di una intervista odierna Sawiris si è voluto togliere più di qualche sassolino dalla scarpa: il processo che portò alla complessa vendita della società giallorossa alla cordata americana capitanata da James Pallotta e Thomas DiBenedetto, secondo il magnate nordafricano non su del tutto trasparente. Sawiris svela come in verità la sua offerta forse almeno tre volte più grossa di quella che poi, alla fine, è stata accettata. All’epoca si parlò anche di una retromarcia dell’imprenditore per problemi legati al prezzo del club.

ROMA: SAWIRIS SVELA UN RETROSCENA – «Se mi dispiace non aver comprato la Roma? La banca non è stata corretta con noi: ne avevamo negoziato l’acquisto e fatta l’offerta, poi ci ha detto che bisognava fare una gara – le parole di Sawiris a Il Sole 24 Ore – . Non potevamo partecipare, avevamo già reso nota la nostra offerta. Ci siamo ritirati e hanno venduto agli americani a un prezzo tre volte più basso del nostro. No, non è stato un processo del tutto trasparente».