2015
Roma, Pallotta: «Peccato per Salah»
Il presidente ai tifosi: «Stavolta ho cantato io “E la curva dove sta?”»
Non ha timori James Pallotta, che si è fatto da mesi mediatore tra le legittime misure di sicurezza portate avanti dal prefetto Franco Gabrielli e le altrettanto legittime rimostranze dei tifosi che sono stati divisi, spostati e devono fare i conti con una visuale ridotta. «A chi protesta dico che durante il derby sono io che ho cantato: “E la curva dove sta?”», ha dichiarato il presidente della Roma dopo la vittoria contro la Lazio.
PROTESTE E SOSTEGNO – Gli ultrà giallorossi, che come quelli biancocelesti hanno lasciato la curva vuota, non hanno però lasciato sola la squadra di Rudi Garcia: a mezzogiorno si sono recati fuori dall’hotel in zona Monte Mario dove il gruppo era in ritiro per incoraggiarlo. E qualche giocatore è uscito per un breve saluto con Rudi Garcia. Non sono mancati i cori contro il prefetto («Gabrielli pezzo di m…» e «Questa curva non si divide») e lo stesso presidente: «Ma Pallotta dove sta?». Poi hanno esposto uno striscione eloquente: «Fuori per dignità e rispetto della storia. Che il nostro grido porti alla vittoria. Non chiamatelo derby».
IL COMMENTO – Pallotta ha parlato poi, come riportato da La Gazzetta dello Sport, del successo contro la Lazio: «Sono molto felice. La Roma ha giocato da squadra per 90’. Agli ultrà ricordo che sono a Boston provando a costruire uno stadio per la Roma. Questo forse lo apprezzeranno? La squadra mi è parsa in grande forma fisica, spero solo che Salah sia ok. Il fallo poteva essere da “rosso”».