2016

Pallotta: «Sabatini è un po’ depresso»

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Per il d. s. della Roma possibilità la prossima stagione: il retroscena

Nelle ultime ore non si è parlato praticamente di altro in casa Roma: Walter Sabatini a fine stagione potrebbe rassegnare le proprie dimissioni come direttore sportivo della società. Una voce tutt’altro che smentita a dire il vero, visto che ieri proprio l’allenatore giallorosso Luciano Spalletti aveva avuto modo di commentare in conferenza stampa con un salomonico: «Mi ha detto che è una possibilità». Oggi anche il numero uno della Roma, James Pallotta, intervenuto sull’argomento non ha nascosto il momento di difficoltà di Sabatini, alle prese con un mercato che, ancora una volta, non ha funzionato secondo le aspettative e con una crisi di metà campionato che ha portato all’esonero di Rudi Garcia proprio a favore di Spalletti. «Non è ancora deciso niente, discutiamo però su quello che succede, sulle varie situazioni: io penso che Sabatini in questo momento sia un po’ depresso, si rimprovera le prestazioni della squadra e quanto accaduto con Garcia», ha detto il presidente giallorosso spiegando l’attuale momento. Per Sabatini, sullo sfondo, c’è una clamorosa ipotesi venuta alla luce oggi: quella che porta al Milan

ROMA: VIA SABATINI, VA AL MILAN? – Secondo quanto rivelato dalla stampa, infatti, l’attuale d. s. romanista potrebbe decidere di lasciare i giallorossi per entrare nell’organigramma del Milan sempre col medesimo ruolo (al momento in rossonero manca un vero e proprio direttore sportivo con funzione operativa sul mercato). Del resto lo stesso Milan in estate e nei mesi scorsi si era messo alla ricerca di un d. s. vagliando anche varie piste (su tutte quelle che portava all’ex Hellas Verona Sean Sogliano, passato prima al Carpi e poi al Genoa). Un altro retroscena interessante sul rapporto tra Sabatini e la Roma, raccontato sempre oggi, rivela come in verità nelle intenzioni di Pallotta, cinque anni fa, il d. s. giallorosso non dovesse avere un ruolo da protagonista: era per questo motivo che gli era stato affiancato Franco Baldini come direttore generale. Baldini però poi, dopo un paio di stagioni fallimentari, si era dimesso per approdare al Tottenham, lasciando di fatto Sabatini come unico uomo mercato in casa romanista. 

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