2015

Roma, Baldissoni: «Totti sarà dirigente. Mercato? Occhio alle limitazioni»

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Il direttore generale a tutto tondo sul momento della Roma

La Roma, vincendo a Firenze, ha conquistato il primo posto in classifica proponendosi come una delle principali candidate per la lotta scudetto. La soddisfazione in casa giallorossa è tanta ma all’interno della dirigenza si respira la  voglia di mantenere i piedi per terra, pur riconoscendo il percorso fatto fin qui. Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport. Queste le parole sul momento dei giallorossi: «Il campionato è equilibrato e questo forse lo rende più interessante degli ultimi, ognuno si gode il frutto del proprio lavoro e ora siamo primi da soli dopo due anni. Siamo stati tutti oggetto di critica ma questo fa parte del nostro lavoro, anche per l’attesa di vittoria che c’è in questa piazza. Ci siamo attrezzati per vincere e alzare le aspettative fa alzare anche la pressione, noi le critiche le accettiamo volentieri. Chi temo? Solo la Roma, siamo attrezzati per vincere ma da qui a vincere c’è distanza». Baldissoni ha smentito le voci, emerse nei mesi scorsi, relative a Garcia in bilico: «Garcia in dubbio? Siamo tutti in discussione in questo lavoro, non è vero che l’estate scorsa è stato in bilico. Alcune cose, alcune dichiarazioni, non sono state fortunate ma Garcia è riuscito a far arrivare la Roma seconda per due anni di seguito».

SCELTE DI MERCATO – Non mancano parole su Totti, proiettandosi anche sul futuro: «Totti è arrivato ad un momento della carriera in cui è normale che non sia sempre impiegabile al 100% ma la partecipazione al gruppo è quella di sempre e finché può dare qualcosa resterà al centro delle nostre attenzioni. Con Totti c’è già un accordo per proseguire con un ruolo dirigenziale, sarà lui a decidere cosa fare: a lui il diritto di scegliere dove vorrà esprimere la parte successiva della sua carriera». Infine un discorso sul mercato e sul mancato arrivo di altri difensori: «La fase difensiva non riguarda solo i difensori, poi sul mercato c’erano delle limitazioni che riguardavano il numero dei giocatori utilizzabili in Champions e anche discorsi di natura economica, come l’impegno di avere un saldo attivo. Si è deciso di investire dove volevamo migliorare, c’erano priorità individuate col nostro allenatore».

 

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