2015
Roma-Garcia: scudetto o addio | GdS
L’addio può essere scongiurato solo con la vittoria dello scudetto
Si è isolato dal mondo, nel villaggio di Trigoria, per farsi scivolare tutto addosso e andare dritto al problema. Rudi Garcia ha snobbato la rassegna stampa quotidiana e ha parlato con toni più duri del solito alla squadra: «Non pensate alla valanga, siate uomini, non voglio alibi ma non cercateli neppure voi. Ora il Torino, poi il Bate: una gara alla volta ne usciremo», il senso del discorso, secondo La Gazzetta dello Sport, rivolto alla squadra per cinque minuti. Garcia ha poi garantito di essere pronto a lavorare di più per la squadra, che ha gradito, dimostrando di non avere ostilità nei confronti dell’allenatore. E poi è stato deciso il cambio di programma: si va in ritiro un giorno prima del previsto.
ADDIO INEVITABILE? – Il destino del tecnico francese sembra ormai segnato: solo la vittoria dello scudetto gli permetterebbe di proseguire l’avventura alla guida della Roma. L’addio al termine della stagione sarebbe altrimenti inevitabile. In ogni caso la Roma spera di scongiurare quello a campionato in corso, visto che Garcia è legato fino al 2018 alla Roma. Nel frattempo si valutano le alternative: dalla suggestione Marcello Lippi, che potrebbe traghettare la squadra e diventare poi direttore tecnico, ad Eusebio Di Francesco, già contattato.
MERCATO – Intanto il direttore sportivo Walter Sabatini si muove sul mercato, partendo dalla porta: considerando l’addio di Szczesny, si lavora all’acquisto di Alisson o Sportiello. Per la difesa il sogno è Benatia, forse pure a gennaio in prestito con possibile opzione su Manolas a favore del Bayern Monaco. Resta poi l’incognita sulla fascia destra: non è la posizione giusta per Florenzi, ma non c’è altra scelta con Maicon e Torosidis che non offrono garanzie.