2016
Roma, ciao Garcia: idea Leonardo | GdS
Solo il d.s. Sabatini difende il tecnico francese: la nuova ipotesi
E’ arrivato ai titoli di coda Rudi Garcia. Ha perso la pazienza il presidente James Pallotta dopo le perplessità dell’allenatore francese sulla condizione fisica della squadra, visto che i nuovi preparatori Norman e Lippie sono stati scelti proprio dal patron della Roma. Pallotta ha, dunque, smentito il suo allenatore («La condizione atletica è molto buona ed è un fatto, però alla squadra credo manchi la mentalità vincente»), che invece continua a chiedere consigli all’ex Paolo Rongoni. C’è grande confusione a Trigoria, ma presto verrà fatta chiarezza, perché il direttore generale Mauro Baldissoni è volato a Miami per incontrare il presidente giallorosso.
LE IPOTESI – In programma ci sono una serie di vertici relativi al nuovo stadio, già programmati da tempo, ma l’occasione sarà utile per discutere della panchina. Dopo Pallotta anche Baldissoni si è convinto che Garcia vada sostituito. E nel frattempo la società aveva pensato di partire da Frederic Bompard, uno dei due fidati collaboratori del tecnico, perché non sarebbero piaciuti alcuni atteggiamenti sopra le righe. A difendere Garcia c’è solo il direttore sportivo Walter Sabatini. Mentre Garcia teneva un appassionato discorso alla squadra, a cui ha chiesto di prendersi le proprie responsabilità, la dirigenza rifletteva sul suo futuro. Sono due i nodi: il lungo e oneroso contratto di Garcia, legato fino al 2018 per 6 milioni di euro lordi a stagione, e la volontà di inseguire la pista Antonio Conte al termine della stagione.
NUOVA IDEA – Serve un traghettatore e, infatti, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, la Roma ha preso contatti con Leonardo, che accetterebbe questo ruolo, magari attraverso un contratto che permetta di puntare alla permanenza nel caso in cui vengano raggiunti determinati obiettivi. Sono tornate di moda le candidature di Marcelo Bielsa e Marcello Lippi, che però non accetterebbero periodi così brevi se non vincolati a obiettivi. Il nome di Leonardo, però, non è ancora stato sottoposto a Pallotta, il cui preferito è Luciano Spalletti. Sabatini non disdegnerebbe Jorge Sampaoli, curiosamente pure lui a Miami nei giorni scorsi. Nel frattempo si è preso del tempo per Stephan El Shaarawy e sta risolvendo la grana Gerson: il papà non accetta il prestito ed è irritato.