2016

El Shaarawy: «Troppe cattiverie su di me»

Pubblicato

su

Sul Monaco: «Mi sono trovato bene con i compagni, non con il mister»

Introdotto dal CEO Italo Zanzi, Stephan El Shaarawy oggi si è presentato alla stampa in qualità di nuovo rinforzo della Roma: «Spalletti mi ha chiesto di dare il massimo. Per me è una grande occasione, sono contento di far parte di una società come la Roma. Mi sto allenando regolarmente con il gruppo e ne sono contento. Ho trovato uno spogliatoio sereno, sono stato accolto bene dall’ambiente e dai compagni, molto solari e sorridenti. Non è un momento molto positivo, ma l’organico è forte, ci sono giocatori di qualità e due leader, Totti e De Rossi, due fuoriclasse. Sono qui per fare il massimo: ce la metteremo tutta per raggiungere grandi risultati», ha dichiarato l’esterno offensivo in conferenza stampa.

LUCI E OMBRE – El Shaarawy ha ripercorso poi alcune tappe della sua carriera: «Al Milan ho ricevuto tanta fiducia da Allegri, ho fatto una bella stagione anche nel secondo anno, poi sono stato colpito da tanti infortuni e per uno sono stato fermo sei mesi. Non è bastata la terapia conservativa e mi sono dovuto operare. Poi mi sono rotto il piede destro. Ho voluto cambiare aria, andare al Monaco, ma il girone d’andata non è stato esaltante. E’ stata comunque un’esperienza importante. Mi sono trovato bene con i compagni, meno con l’allenatore. Ha preso le sue decisioni, la società pure e io ho voltato pagina».

“QUANTE CATTIVERIE”-  Il Faraone ha poi approfondito il tema relativo alle difficoltà affrontate nel Monaco e al trasferimento dal Milan: «Fisicamente sto bene. Qui i metodi di lavoro sono differenti rispetto al Monaco. Si lavora intensamente, a secco, mentre in Francia si lavorava prevalentemente con la palla. Offerte? La priorità era la Roma e ho deciso col Milan. Ho sentito subito la fiducia di Sabatini e dell’allenatore. A Milano mi hanno fatto male alcune cose, ma mi hanno fatto anche crescere. Roma è una piazza esigente, ma noi giocatori siamo abituati alle pressioni. Sono uscite tante cattiverie su di me, che non ho digerito, ma vado avanti per la mia strada. Il mio cartellino è del Milan: mi sono consultato con Galliani e abbiamo preso insieme la decisione del trasferimento. Non è stato facile allenarsi al Monaco sapendo di non giocare, è stato frustrante, ma ho pensato solo a lavorare e ora credo di essere in forma».

NEL MIRINO – Infine, parla dei traguardi da raggiungere: «Non dobbiamo porci obiettivi, ma lavorare bene. Il cambio di allenatore può dare una svolta. Nazionale? Non ho sentito Conte, ma ho la sua fiducia. Il mio obiettivo è andare all’Europeo, ma prima devo fare bene con la Roma».

Exit mobile version