Il portiere giallorosso tra futuro, Szczesny e tifosi

Parlare di calcio è difficile oggi anche per Morgan De Sanctis, che ha partecipato all’Auditorium di Roma all’evento TedxYouth. Il portiere della Roma ha parlato della sua situazione: «Io mi sento bene, lo dimostro ogni giorno, in allenamento e quando gioco. Ho sicuramente il dovere di farlo, ma non mi sento e non mi vedo in nessun altro ruolo se non in quello di calciatore. Futuro? Se a giugno saranno ancora queste le mie condizioni, non ci penso proprio a smettere. Ma non è ancora il momento di pensarci, abbiamo una stagione importante e dobbiamo darci tutti una mano per fare le cose per bene. A dicembre o poco dopo vedrà la società: la mia priorità è continuare con la Roma, ma non metterò spalle al muro nessuno e viceversa».

IL COLLEGA – De Sanctis ha parlato poi di Szczesny e dei tifosi giallorossi: «E’ stato onesto e non era tenuto ad esserlo. E’ stato sincero, ha detto quello che sentiva e basta. Io non mi farei tanti problemi, penserei meno al protagonismo del ruolo del portiere e più alla qualità dei risultati. Diamogli fiducia senza pensare al futuro, che non dipenderà poi solo dai giocatori. Tifosi? Bisogna fare delle distinzioni. Vorrei che tornassero allo stadio nel rispetto delle decisioni prese dalle istituzioni, che ritengo sacrosante quanto le loro rivendicazioni. Per noi sono fondamentali, speriamo che la situazione torni alla normalità».