2020
Roma, Totti: «Nel derby del 26 maggio c’era paura. Il più bello? Il 5-1»
Nuove dichiarazioni da parte di Francesco Totti. L’ex capitano della Roma racconta i derby e non solo
Francesco Totti protagonista di una nuova diretta Instagram, stavolta con Damiano Er Faina. Il Pupone ha parlato dei derby vinti e persi e anche di altri aspetti della sua carriera. Ecco le sue parole.
I CORTEGGIAMENTI DI REAL E MILAN – «Il Milan mi ha corteggiato ancor prima dell’esordio con la Roma. Braida venne a casa mia, voleva portarmi al Milan a tutti i costi. Nel 2004/2005 fui vicinissimo al Real Madrid, è mancato solo un capello. Volevo che i Sensi comprassero i campioni, c’è stato un po’ di contrasto. Guai a chi me lo tocca però Franco Sensi».
I DERBY – «I derby più belli sono quelli in cui ho segnato, quando ho segnato non mai perso. Il più bello quello del 5-1. Il più brutto? Il 26 maggio, uno dei più brutti che abbiamo giocato. C’era la paura di giocare, una tensione in campo e fuori. Abbiamo fatto una partita di merda ed è successo quello che è successo».
LA LAZIO – «Il simbolo della Lazio era Nesta, uno dei più grandi difensori di sempre. Mio figlio Cristian alla Lazio? Ci penserei ma conoscendolo neanche mi fa mettere a sedere (ride, ndr)».
IL CALCIO A BALOTELLI – «E’ stato un accumulo di rottura di palle. Era strafottente. Faceva le battute, io poi sono permaloso e quando accumulo c’è un momento che sbotto. E’ stato un mix, un accumulo di cose passate e poi il mister non mi aveva fatto giocare in campionato quindi quando entrai ho fatto quel gesto ma ho sbagliato. Mi dispiace e ho chiesto scusa a Mario».