2009

Roma, Totti: “Il mio orgoglio si chiama Roma”

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E’ terminato anche questo campionato che ha regalato tante sensazioni, tante emozioni inizialmente negative, che piano piano sono diventate sensazioni bellissime e soddisfazioni che nessuno mai avrebbe potuto imÃ?­maginare che si sarebbero realizÃ?­zate all’inizio della stagione.

E’ stato un campionato vissuto intensamente da tutti noi, dalla squadra, dalla dirigenza, dalla soÃ?­cietà  e dai tifosi. Inizialmente c’erano tante preoccupazioni sulÃ?­la sorte della Roma, ma ancora una volta, come ci è già  successo in passato, il nostro gruppo si è dimostrato vincente. Un gruppo solido, composto da professioniÃ?­sti e uomini veri, calciatori che hanno dato il loro apporto per portare la squadra ai posti che le competono.

Ci sono tante cose che nel calcio italiano devono assolutamente esÃ?­sere migliorate ed è giusto ribaÃ?­dirlo anche al termine di questa stagione, a mente fredda, affinÃ?­chè tutte le componenti del calcio possano trovare le giuste soluzioÃ?­ni. Gli stadi italiani, a cominciare dai fondi erbosi, spesso sono inaÃ?­deguati per lo spettacolo che proÃ?­muove e produce il calcio, soprat- tutto a livello televisivo. Le strutÃ?­ture sono vecchie, sia per gli spetÃ?­tatori che per noi atleti risultano scomode e inadeguate. I campi in alcuni periodi dell’anno spesso sono causa dei nostri infortuni. Tutto questo può rendere le noÃ?­stre prestazioni meno spettacolaÃ?­ri. Gli stessi tifosi pagano il biÃ?­glietto andando a vedere uno spettacolo in una struttura vecÃ?­chia. E’ come se un bel film fosse proiettato in una angusta sala ciÃ?­nematografica. Gli orari delle partite a mio avviso devono teneÃ?­re conto delle condizioni climatiÃ?­che. In estate è giusto giocare in orari serali, piuttosto che a temÃ?­perature torride nella fascia poÃ?­meridiana. Invece nel periodo inÃ?­vernale l’introduzione delle partiÃ?­te negli orari del pranzo potrebÃ?­bero portare allo stadio famiglie intere con i bambini, non espoÃ?­nendoli alle temperature rigide dell’inverno durante la sera. Si eviterebbero anche i pericoli dei terreni ghiacciati.

Credo che tutti i tifosi abbiano il diritto di poter seguire le loro squadre del cuore in trasferta senza limitazioni, perchè avere o non avere i propri sostenitori al fianco può fare la differenza. I noÃ?­stri tifosi nelle ultime trasferte ( Bari, Parma e Verona), hanno dimostrato passione e compostezÃ?­za e in tanti, veramente tanti, soÃ?­no stati al nostro fianco e spero che questo possa accadere senza limiti nella prossima stagione. Una delle cose belle del calcio è quella di svegliarsi la mattina, preparare i propri figli e portarli in trasferta a seguire la squadra del cuore. E seguire la Roma è ancora più bello. Se i tifosi sbaÃ?­gliano siano sanzionati, ma devoÃ?­no avere la possibilità  di manifeÃ?­stare la loro appartenenza alla nostra squadra, senza dimenticaÃ?­re che rappresentano anche un forte impulso al turismo locale.

In questa stagione ho vissuto una sensazione particolare e creÃ?­do unica, quella di giocare RomaÃ?­-Cagliari in uno stadio che dall’iniÃ?­zio alla fine mi ha sostenuto, dove i tifosi sono stati splendidi in tutÃ?­ti i settori dello stadio e hanno travolto con il loro entusiasmo anÃ?­che i nostri dirigenti, che indossaÃ?­vano la mia maglia. Andare sotto la curva con i miei figli e ringraÃ?­ziare la tifoseria per il grande geÃ?­sto d’amore che ha fatto per me resterà  un ricordo bellissimo che può essere paragonabile a qualÃ?­che successo sportivo che non ho potuto centrare. Domenica scorsa a un certo punto della partita conÃ?­tro il Chievo, quando arrivavano notizie poco confortanti da Siena, mi sono fermato a vedere quasi un intero stadio in trasferta conÃ?­tinuare a cantare per noi e solo al pensiero che tutti quei tifosi, tutÃ?­te quelle famiglie erano partite da Roma con poche certezze ma con tante speranze mi ha fatto sentire ancora più fiero di essere il capiÃ?­tano e il rappresentante di questa città . Loro sugli spalti si sono meÃ?­ritati lo scudetto dei tifosi e queÃ?­sto non deve essere dimenticato da nessuno.

Domenica alla fine mi sono seÃ?­duto al centro del campo emozioÃ?­nato e sfinito sotto l’aspetto fisico, deluso sotto l’aspetto sportivo, ma orgoglioso di aver regalato un soÃ?­gno a un’intera città . Trovare miÃ?­gliaia di tifosi all’aeroporto al riÃ?­torno e vedere alcuni tifosi salire sul pullman a festeggiarci in moÃ?­do vivace ha fatto capire a chi anÃ?­cora non aveva mai vissuto questi momenti cosa vuol dire indossare questa maglia ed essere tifosi di questa squadra.

Per quello che riguarda le valuÃ?­tazioni tecniche e personali la staÃ?­gione agonistica si è conclusa, ma ancora non siamo in vacanza. Credo che a pallone fermo farò le mie valutazioni per affrontare la nuova stagione nel migliore dei modi.

Fonte: corriere dello sport

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