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Roma, Tiago Pinto: «I nuovi hanno avuto un grande impatto. Su Zakaria e Abraham»

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Conferenza Tiago Pinto: «I nuovi hanno avuto un grande impatto. Zaniolo? Non garantisco rimanga»

Tiago Pinto, ds della Roma, ha parlato in conferenza stampa del mercato fatto dai giallorossi nel mese di gennaio

In conferenza stampa, Tiago Pinto ha fatto il punto sul mercato della Roma che si è appena concluso.

CONFERENZA – «È sempre un piacere fare la conferenza stampa per chiarire ciò che successo. Nell’ultima conferenza mi hanno invitato a fare le pagelle, ho deciso di non farlo più. Sulle offerte, preferisco non parlarne, i giocatori con più rendimento ricevono più offerte. Nelle ultime tre finestre di calciomercato siamo riusciti a trattenere con noi i giocatori più importanti. Delle uscite preferisco non parlare, sono contento che siano rimasti. Ci sono sempre dei retroscena per il calciomercato. Qui in Italia c’è grande passione, specialmente negli ultimi giorni».

ZANIOLO – «Mi ricordo che ad una settimana la chiusura del mercato estivo la conversazione era la stessa. C’erano 6 o 7 giocatori che dovevano rinnovare, ma ora è il momento della squadra. Tutti devono concentrarsi sui risultati e portare a casa tutti i punti che possiamo. A suo tempo parleremo di tutto, non è ora di parlare del mercato estivo o dei rinnovi. Dobbiamo lottare fino alla fine su tre fronti. No, non posso garantire che rimane e non può nessuno».

CHAMPIONS – «Credo che in tutte le finestre di mercato il principale obiettivo è rinforzare la squadra, diventare più coesi. I nuovi acquisti hanno avuto subito impatto. A dicembre con lo staff e il mister abbiamo fatto un lavoro per individuare i profili giusti e per fortuna i ragazzi sono arrivati e hanno subito migliorato la squadra. Poi penseremo se riscattarli o meno, c’è ancora tempo».

NON CEDERE I MIGLIORI – «La domanda è interessante e riflette quello che è il calcio. Dobbiamo fare delle valutazioni per migliorare la squadra. Se la Roma vuole diventare una squadra vincente è importante migliorarla, a prescindere da chi entra o da chi esce».

ENTRATE E USCITE – «Siamo stati veloci a capire chi vendere e comprare e gli obiettivi sono stati centrati. Nelle uscite, quando i giocatori non giocano, abbiamo due possibilità: avere meno giocatori e poi cercare delle opportunità, poi fare un bilancio tra ciò che spendiamo e risparmiamo per migliorare la squadra. Sono soddisfatto anche nelle uscite».

DIAWARA – «Non ha bloccato niente. Quello che è successo è che il calcio è come il matrimonio. Non è vero che un altro giocatore non è arrivato per colpa di Diawara. Ci sono poi cose che io non capisco. Quando abbiamo preso Sergio Oliveira abbiamo detto che il mercato si chiudeva lì. Poi è chiaro che nessuno può dire che è 100% chiuso. Poi qualcuno ci ha accostato una serie di nomi, addirittura Joao Moutinho era uno scherzo di qualcuno. Noi non li abbiamo mai trattati. Anche Kamara. Quello che mi dispiace è che per tutti questi ragazzi non c’è mai stata una trattativa e qualcuno ha detto che sono stati obiettivi sfumati».

ZAKARIA – «Per lui è diverso, dico la verità. Quando cerchi di prendere un calciatore ci sono tanti fattori che influenzano la decisione. Non commento il caso specifico, ma è vero che era un giocatore che seguivamo. Significa che almeno lo scouting lavora bene».

DIRITTO DI RECOMPRA PER ABRAHAM – «Sì esiste ma non siamo preoccupati. Sono felice perché gioca bene, ma sa di poter fare meglio. Voi sapete quanto sia difficile il primo anno in Italia per un attaccante e lui si sta comportando bene».

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