2019

Roma, tante operazioni per pochi giorni. Petrachi preme l’acceleratore

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Roma, pochi giorni alla fine del mercato e ancora tanto lavoro da fare per Petrachi. Il direttore sportivo accelera per arrivare in tempo

È una corsa contro il tempo, quella in casa Roma. Gianluca Petrachi si trova in una situazione attuale piuttosto scomoda e, probabilmente, neanche pronosticabile all’inizio del suo mandato. Il d.s. si ritrova a dover compiere circa 10 operazioni, tra entrate e uscite, per poter poi definire completo il mercato giallorosso lunedì 2 settembre. Dati e tempo alla mano, sembra praticamente impossibile.

Chissà quanto sta squillando il telefono del dirigente. Che deve necessariamente regalare a Paulo Fonseca un difensore centrale. L’inghippo è semplice: più passano i giorni più diventa complicato. Questo perché, innanzitutto, i profili per il giocatore in retroguardia non soddisfano appieno d.s. e allenatore. C’è il rischio quindi di arrivare a lunedì senza troppe certezze, e col pericolo concreto di doversi “accontentare“. Perché Rugani, per quanto in orbita Roma da tempo, non rappresenta il profilo ideale. Discorso uguale per Lovren.

Sul discorso esterno alto le difficoltà non diminuiscono. Il giocatore adatto non è stato ancora individuato del tutto nonostante qualche idea Petrachi l’abbia. Taison è spinto dall’allenatore, ma il calciatore dello Shakhtar ha un costo non indifferente. Probabile, comunque, che il direttore sportivo ci provi fino alla fine. Al contempo, però, deve piazzare tutti gli esuberi. Sono rimasti Olsen, Gonalons, Defrel e Santon i pezzi grossi, su cui si può risparmiare non poco dai rispettivi ingaggi. A loro si va ad aggiungere Schick, per il quale le sirene tedesche sono sempre ben funzionanti. C’è delusione per le annate del ceco, autentico colpo di mercato due estati fa. Non è riuscito a convincere nessuno e, per cui, la decisione di venderlo è quasi scontata. Kalinic attende la sua uscita: è lui il sostituto naturale del ceco.

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