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Roma, Spinazzola: «Ho sempre voluto fare il calciatore. Infortunio? Ora sto bene»
Leonardo Spinazzola, terzino della Roma e della Nazionale, si racconta negli studi del programma di Verissimo: le sue parole
Leonardo Spinazzola è intervenuto in collegamento con il programma Verissimo. Le parole del terzino di Roma e Nazionale:
MEDAGLIA EUROPEO – «Quando l’ho presa ero emozionatissimo. È stato un gesto bellissimo di Chiellini e Bonucci e di tutta la squadra che ringrazio ancora. Mi hanno detto che me la meritavo, è stata una grande emozione».
INFORTUNIO – «Dopo venti minuti ho fatto una videochiamata alla mia famiglia dallo spogliatoio e mi è tornato subito il sorriso. Fa parte del gioco, io vado avanti e mi godo quello che ho. Questo stop mi ha dato un’ulteriore forza interiore e mi ha fatto crescere molto e ora mi sento un leone. Sto bene, questo sarà il mese più importante perché dovrò fare un lavoro più di qualità che di quantità. Sto tornando a camminare bene».
CALCIO – «Ho sempre voluto fare questo. Giocavo dalla mattina alla sera, poi tornavo a casa a guardare le cassette di Ronaldo il Fenomeno».
FIGLIO – «Lui è bravissimo. Sta passando l’età dei capricci in cui vuole vestirsi da solo e non va bene niente, ma è bravissimo. Da dopo l’Europeo poi non si stacca più dalla palla».
MATRIMONIO – «Ci siamo sposati in comune in 10 minuti. Ho fatto la proposta all’ultimo mese di gravidanza, per Miriam era un momento difficile e ho cercato di consolarla. Avrei voluto farlo in maniera diversa, ma così l’ho tirata su di morale. I primi anni di relazione non sono stati facili, perché ero a Torino e dovevo fare i salti mortali per vederla, ma il rapporto era forte».
LIBRO – «Il ricavato del libro sarà devoluto al Bambin gesù perché è una causa importante. Spero che questo porti a vendere più copie».