2016
Spalletti: «Bisogna capire perché gli stadi sono vuoti. Totti? Sono felice se lo è lui»
Le dichiarazione a margine della conferenza sulle barriere allo stadio Olimpico. Baldissoni: «l prossimo anno saranno introdotte iniziative»
Luciano Spalletti e il Direttore Generale della Roma, Mauro Baldissoni, hanno presenziato alla conferenza “La legalità rompe le barriere – Lo stadio Olimpico tra presente e futuro”, incontro istituzionale che si è tenuto all’Università La Sapienza di Roma. Presenti allo stessoe evento anche il Questore di Roma Nicolò D’Angelo, l’ex prefetto Gabrielli, primo a volere le barriere divisorie nelle due curve a Roma e ora Capo della Polizia, il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’allenatore Simone Inzaghi.
SPALLETTI – Il mister dei giallorossi, che sotto la sua guida sono riusciti a risollevare la classifica e il morale terminando terzi in Serie A, ha raccontato un aneddoto legato al clima che si respira fuori e dentro lo stadio, dicendo: «Quello che succede al di fuori dello stadio crea problemi importanti. È successo una volta che un calciatore è venuta da me e mi ha chiesto se potesse non rispettare una regola. La regola era che non si poteva utilizzare il cellulare nello spogliatoio. Gli ho detto no perché è qualche anno che faccio l’allenatore e le regole sono regole. Lui mi fa: io però ho un grosso problema, ho mia moglie e miei figli che sono per strada e finché non so che stanno seduti allo stadio e protetti io non gioco tranquillo. In quel caso lì gli sono venuto incontro». Terminato questo aneddoto ha dichiarato: «Giusto che ci siano controlli allo stadio, se prendo la partita con Chievo c’erano molte persone e i controlli erano più lunghi e c’erano famiglie ancora fuori dallo stadio. I giocatori vogliono sapere se i loro figli sono al loro posto, hanno timore che succeda qualcosa e non giocano tranquilli e non si dà il meglio di noi stessi e non si crea lo spettacolo. Bisogna essere tranquilli di testa. Allora ho tolto la regola per far sì che i ragazzi giocassero tranquilli. Per me è fondamentale». È importante, quindi, per Spalletti che ci siano controlli fuori lo stadio ma questi non devono portare a stadi deserti in cui si respira un’aria da Stato di polizia e, nel quale, si entra dopo l’inizio del match a causa dei lunghi controlli nel piazzale dello stadio. Stessa identica cosa sulle barriere in curva, sulle quali Spalletti ha dichiarato: «Capisco la situazione dei controlli ma bisogna capire anche che gli stadi sono vuoti – in questa stagione la media della Roma è stata di 35.182 spettatori perdendo più di 5.000 tifosi nello stadio – C’è solo un momento per fare la barriera, quando tira le punizioni Totti». L’argomento Totti è quello che al momento “tira” di più a Roma con il dubbio se rinnoverà o meno, e su questo Spalletti ha detto: «Sapevo dove si andava a parare facendo l’allenatore della Roma e ho sempre risposto allo stesso modo e risponderò sempre allo stesso modo. Io sono felice se è felice Totti, se lui vuole fare il contratto io sono al suo fianco, gli do un aiuto, un supporto».
BALDISSONI – Il DS della Roma ha detto solo una battuta a margine della conferenza, legata alle iniziative della società per riavvicinare i tifosi e le famiglie allo stadio dicendo: «Il prossimo anno verranno introdotte iniziative, sono nati investimenti, abbiamo aperto un villaggio per le famiglie al di fuori dello stadio dove ci sono giochi, intrattenimento. Abbiamo aperto un settore dedicato alle famiglie».