2017

Roma, Rudiger: «Ho fiducia in Spalletti, voglio aiutare la Roma»

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Qualche sirena di mercato anche per Rudiger che le rimanda tutte al mittente dichiarando la sua volontà di rimanere a Roma. L’intervista a tutto tondo su Spalletti, Coppa D’Africa e futuro

Il difensore della Roma Rudiger, tornato in campo dopo un brutto infortunio e dopo essersi ripreso il suo posto nello scacchiere della squadra di Spalletti, si racconta su Transfermarkt. Il rapporto con il suo paese di nascita, la Coppa D’Africa e il rapporto con la Roma e il suo allenatore che gli ha fatto capire di avere la sua fiducia e di cui lui stesso si fida. Per prima cosa le sue origini, la Sierra Leone dove si è recato di recente: «Sono andato lì per la prima volta e conoscevo il paese solo dai racconti di mia madre. È stata una bella esperienza. Abbiamo visitati dei collegi per bambini dove ho trovato una grande passione per il calcio. I bambini avevano le maglie della Roma e di tutti gli altri grandi club europei. Mi hanno raccontato che giocano a calcio ogni giorno. Seguo la Coppa D’Africa, anche se la Sierra Leone non si è qualificata, soprattutto perchè c’è il mio compagno di squadra Salah».

LA ROMA E IL CAMPIONATO – La Roma sta tallonando la Juventus sperando in un passo falso, poi sta procedendo in TimCup dove sul suo cammino c’è il Cesena: «Dobbiamo continuare a fare il nostro gioco e raccogliere più punti fuori casa; cosa che siamo riusciti a fare in questo 2017 con sei punti contro Udinese e Genoa. Abbiamo giocato un buon girone d’andata con delle belle vittorie, come nel derby. L’infortunio? Sapevo di avere un allenatore che ha tanta fiducia in me, e io ho tanta fiducia in lui. Mi ha supportato molto durante questo periodo. Anche grazie ai tanti impegni in l’Europa League sapevo di poter rientrare accumulando minuti, e ci sono riuscito. Ultimamente ho giocato spesso da esterno nella difesa a 3. Ma per me non fa differenza, gioco dove serve. Se posso aiutare la squadra da terzino non ho problemi a farlo. La Roma in estate ha preso tanti giocatori difensivi e ha avuto ragione, siamo molto flessibili nel nostro sistema difensivo; poi stiamo giocando anche in Europa. È fondamentale poter aiutare dove e quando serve».

LE VOCI DI MERCATO – Era stato accostato al Chelsea, ma anche al Bayern e al Psg, ma Rudiger è concentrato sulla Roma. Poi i suoi interessi li cura il fratello: «La stampa italiana dice tante cose. Infatti non c’era niente di vero. Penso di essere riuscito ultimamente a dare una grande mano al team e non ho mai avuto nulla di cui lamentarmi per quanto riguarda il supporto della società nei miei confronti, né durante il mio infortunio, né ora. Offerte estere? Dovete chiedere a mio fratello. Abbiamo responsabilità ben definite nella nostra famiglia. Il mio fratello Sahr si occupa di queste cose e mi tiene lontano da queste voci, così posso fare nel migliore dei modi quello che so fare: giocare a calcio. Attualmente mi sento molto bene a Roma, sto giocando in una squadra forte e ho degli obiettivi da raggiungere. Per questo al momento le voci non mi interessano granché. Roma è una città speciale, soprattutto per gli italiani. Poi la gente qui è più legata alla famiglia e alla città di quanto accade nei paesi più a nord. E ovviamente la Roma è una società importante, con i suoi tanti successi e la sua grande storia. Potrebbe anche arrivare il giorno in cui io non sarò più desiderato alla Roma. Ma spero di avere ancora una carriera lunghissima, di almeno 10 anni. Stiamo parlando di tanto tempo e non si sa cosa possa portare il tempo».

OBIETTIVI PERSONALI – Quali sono gli obiettivi personali di Rudiger: la crescita come calciatore, vincere qualcosa magari anche con la Roma tipo uno scudetto o un trofeo: «Personalmente vorrei crescere in tutti i campi, questo è il mio traguardo personale. Poi la questione sullo scudetto qui a Roma ovviamente c’è sempre. Certamente si vuole vincere il campionato, ma anche in Coppa ed in Europa League possiamo portare a casa qualcosa di importante».

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