2009
Roma, Ranieri: “Mourinho lo fate voi fenomeno. Nazionale? No, Roma”
L’allenatore della Roma, Claudio Ranieri, è intervenuto quest’oggi in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida di domani alle ore 15.00 contro il Cagliari in campionato. Il tecnico giallorosso apre con una premessa per fare chiarezza su tutte le recenti polemiche degli ultimi giorni: “A me questo calcio non piace, io sono diverso. A me piace il valore dello sport e il rispetto. Qui in Italia si sta cambiando un po’ troppo e non so dove si arriverà . Troppo facile motivare e sentirsi gruppo sentendoci poi attaccati da tutti e da tutto. A me piace vincere in un altro modo. Credo che lo sport sia un veicolo importante per la società e per la positività che ci dovrebbe essere. Facendo così, sono tutte bombe ad orologeria, tutto qui. Questo è quel che dico e quel che penso, poi parliamo di calcio. Come restiture le motivazioni? Ma le motivazioni ci sono. Abbiamo fatto comunque un percorso stupendo. Sapevo che dovevamo lavorare, avevamo giocatori importanti e siamo arrivati a giocarci obiettivi importanti contro una super-squadra chiamata a vincere tutto. Noi stiamo vincendo. Il nostro pubblico romano ci chiede di non mollare, non molleremo. Dobbiamo rispondere al pubblico con il massimo dell’impegno, noi dobbiamo continuare a farli sognare, poi accetteremo tutto”.
Discorso a parte per il gesto di Francesco Totti: “Ne abbiamo parlato da romano a romano. Lui ha capito, ha sbagliato e lo ha riconosciuto. E’ umano, è un bravissimo ragazzo, ma è umano, ha perso la testa e non ci ha visto più. E’ un peccato, ma è il nostro capitano, andiamo avanti. Tutti con la maglia di Totti? Io sono concorde a tutte le cose che rendono l’immagine di Roma positiva. I tifosi sanno che Totti ha sbagliato, mica sono sciocchi, ma questo è un segno per stare vicino al capitano, di appartenenza a questo ambiente. Lui ha sbagliato e si è scusato da uomo, non è da tutti scusarsi pubblicamente, in altri casi non succede. Totti non andrà al Mondiale? Io me lo sono sempre augurato, sincero, e spero che avvenga. Spero che Totti resti qua, serve a noi”.
Su una possibile chiamata da parte della FIGC: “La Nazionale? Io sono per la Roma, per un calcio bello, pulito, fatto di messaggi positivi…questo è il mio calcio. Ho un contratto con la Roma, possono far piacere queste cose, ma lì si fermano”.
Tornando alla partita di Coppa Italia: “Non siamo stati bravi, non siamo stati intelligenti nel capire come l’Inter cercava di batterci e siamo caduti nella trappola. Abbiamo avuto le nostre chance, abbiamo avuto le due occasioni, in campionato erano andate a favore a noi, in Coppa all’Inter. Complimenti all’Inter, tutto qua. Ora siamo in campionato e pensiamo al Cagliari che ha buonissimi giocatori e ha fatto un girone d’andata molto bello. Creano moltissime palle gol…è una squadra importante.”
Su cosa manca alla Roma per fare il definitivo salto di qualità : “Ormai nel calcio vince chi ha più soldi. Non so quanto abbia speso l’Inter nell’era Moratti, ma dopo tante spese è riuscita finalmente a far quadrare i conti. La Roma sta vincendo in un’altra maniera, sta facendo del suo meglio e questo è importante. Mourinho non è un Fenomeno? Siete voi che lo fate diventare Fenomeno. E’ un buon allenatore per me, tutto qua”.
Se l’esclusione di Francesco Totti può averlo innervosito mercoledì: “Può darsi che l’esclusione abbia influito, era una finale e voleva giocarla come è normale che sia. Totti razzista? Vuol dire che non lo conoscono e lo vogliono denigrare ed è un ragazzo che non merita questo. Basta vedere come scherza con Juan, Baptista e tutto gli altri”.
Sulla prestazione di Marco Motta: “Molto bene, quando è entrato si è fatto trovare pronto, molto dinamico…professionista esemplare”.
Se la Roma potrà affrontare le ultime partite anche senza Vucinic: “Noi possiamo sopportare tutto”.
Sul gesto di Chivu: “All’estero hanno visto tutto quello che è successo. Anche Chivu, ha fatto quel che ha fatto, e poi ha chiesto scusa, ma questi non sono i messaggi del calcio italiano. Dobbiamo riuscire a saper far vedere che noi sappiamo vincere e sappiamo perdere”.