2009

Roma, Ranieri: “Giochiamo senza pensare a cosa succede stasera”

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‘allenatore della Roma, Claudio RAnieri, si è presentato quest’oggi in conferenza stampa alla vigilia della partita contro l’Atalanta di domani alle ore 15.00. Il tecnico ha toccato diversi aspetti, chiarendo anche la sua opinione sul secondo filone del caso Calciopoli.

Mancherà  Juan e quindi giocherà  Mexes al suo posto, mentre niente stop per Vucinic che, diffidato, rischia di poter saltare il derby se ammonito.

Sul possibile condizionamento dal risultato di questa sera tra Fiorentina ed Inter, Ranieri replica: “Non ci deve condizionare nulla sarà  una lotta a tre e dobbiamo pensare solo al risultato di domani. Combine? Non l’ho presa in considerazione io non ci credo”.

Sulla difficoltà  di preparare la partita contro l’Atalanta, Ranieri ammette: “Bisogna giocare. Ormai i ragazzi sono adulti e vaccinati e per noi sono tutte difficili o facili. E’ come a scuola o la sai o non la sai, noi dobbiamo saperla. I ragazzi stanno bene e devono dimostrarlo sul campo. Olimpico pieno? E’ fondamentale, i tifosi che ti soffiano dietro è qualcosa di meraviglioso, devono continuare così perchè ci stiamo giocando un sogno e tutti insieme dobbiamo farlo diventare realtà . Cosa temere dell’Atalanta? Molte cose, è una squadra con l’acqua alla gola, ha perso le ultime tre partite, ha tutto da guadagnare e niente da perdere. Ha una difesa rimaneggiata, gli altri giocano da quattro cinque domeniche. Attaccano difendono bene sarà  una bella partita loro dovranno cercare di non perdere e noi di vincere. Sarà  una bella sorpresa. Se la strada è in salita o in discesa? Domani è in salita, poi vedrò dopo. Questa è la gara importante. Dopo il derby non è detto che sia tutto vinto, le partite sono tutte difficili, quelle più facili sono le più difficili e dobbiamo mettercelo in testa.

Sulla parentesi di Calcipoli: “Quella di Calcipoli è stata una delle pagine più nere del nostro calcio. Un conto poi è la giustizia ordinaria e uno quella sportiva. Poi non voglio aggiungere altro e lasciamo fare il corso alla giustizia”.

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