2018

Roma, Pastore: «Sono pronto a giocare ovunque»

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Javier Pastore ha rilasciato una lunga intervista a “Il Romanista”, spaziando tra vari argomenti: dall’approdo alla Roma fino al suo passato parigino

Ancora un’intervista a Javier Pastore, questa volta dai microfoni de “Il Romanista”. Il calciatore argentino ha parlato della sua collocazione in campo, del rapporto con Federico Balzaretti e della sua avventura al Psg. «Spero di fare bene e di giocare da grande squadra. Stiamo lavorando su questo nella preparazione. Ci stiamo allenando tantissimo per cominciare bene l’anno. È un ritiro un po’ lungo ma va bene così. È importante fare una buona preparazione per stare bene durante la stagione».

In merito alla sua posizione negli schemi di Di Francesco, il Flaco non si è tirato indietro: «Qui sono pronto a combattere per conquistarmi un posto da titolare. La Roma gioca con il 4-3-3, non mi posso mettere in testa di giocare trequartista, non c’è motivo di farlo. Quando ho firmato con la Roma ho parlato con Di Francesco e lui è stato chiarissimo: mi ha detto che avrebbe giocato col 4-3-3 e, se avessi accettato la proposta, avrei fatto la mezzala, correndo anche per la fase difensiva. Io gli ho dato la mia parola, so di poterlo fare. E se poi una partita cambierà qualcosa lo farò pure, io sono disponibile e sono pronto a giocare ovunque. Come ho fatto a Parigi, passando da attaccante a sinistra, a destra, mezzala sinistra, trequartista, mezzala destra, a 2 in mezzo, ho fatto tutto».

Queste le parole sul suo ex compagno al Palermo, ora dirigente giallorosso: «Ho parlato moltissimo con Federico, lui veniva spesso a Parigi. Mi ha parlato tanto di quello che si stava facendo alla Roma e devo dire che effettivamente aveva ragione: quando sono andato via dall’Italia, la Roma aveva una sua collocazione, adesso la società è cresciuta tantissimo».

Infine, la chiosa sul Psg e su Sabatini: «Dice che mi sono seduto dopo il primo anno in Francia. In realtà non è vero che mi sono seduto. Fino al 2015 ho giocato praticamente sempre tutte le partite da titolare. Gli ultimi due anni sono stati diversi. La società ha sempre investito su tanti campioni e io non ho più avuto le stesse responsabilità e alla fine ho mollato qualcosa».

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