2018
Roma, Pallotta risponde ai tifosi: «Le mie parole manipolate dai media»
Pallotta risponde alle crtitiche arrivate da parte della tifoseria nei giorni scorsi
Il presidente della Roma, James Pallotta, risponde alle critiche e agli striscioni di alcuni tifosi arrivati dopo le sue dichiarazioni al convegno Leaders in Sport. «Sono molto dispiaciuto dal dover constatare che le mie parole in un convegno a Londra siano state deliberatamente mal interpretate – si legge sul sito asroma.com -. Non accetto manipolazione alcuna da parte dei media. A una domanda sulla sicurezza negli stadi che mi è stata posta a Leaders in Sports, ho risposto citando un incontro con il Capo della Polizia, richiesto ed ottenuto per chiedere un ripensamento sulla scelta di introdurre delle barriere divisorie sugli spalti».
Pallotta ribatte a quanti lo avevano accusato di voler penalizzare i tifosi: «Un anno e mezzo: tanto è durato il confronto con le istituzioni per la rimozione delle barriere. Un confronto che ci ha visto impegnati a far capire quanto quel provvedimento fosse iniquo nei confronti dei nostri tifosi: colpiva in modo generalizzato tutta la Curva Sud e non chi, effettivamente, si fosse reso protagonista di atti che violavano la legge. In quel contesto, uno dei temi discussi riguardava la possibilità di identificare specificamente, grazie alla tecnologia, i responsabili di determinati reati, senza dover punire indistintamente chi non fosse colpevole
Il numero uno della Roma ribadisce poi l’importanza della sicurezza per il nuovo impianto di Tor di Valle che vedrà la luce nei prossimi mesi: «A Londra ho anche spiegato che in futuro sarà importante il supporto della tecnologia, per colpire solo gli eventuali responsabili di un reato e tutelare tutti gli altri tifosi. Quei tifosi che mi hanno permesso di innamorarmi di questa squadra, grazie alla passione che li rende unici. Ecco perché ritengo assurdo leggere che avrei attaccato i nostri tifosi durante quel convegno. Sono abbastanza chiaro e trasparente quando parlo. I media dovrebbero agire responsabilmente quando riportano mie dichiarazioni. Il mio discorso di Londra era volto a un miglioramento dei servizi e dell’esperienza dei tifosi che vengono a sostenere la Roma: sia ora, sia in futuro. Chi non rispetta le leggi dovrebbe essere punito. Tutto qui».