Ecco la dura replica di James Pallotta all’ex direttore sportivo della Roma in una intervista rilasciata a Rete Sport

Non è tardata ad arrivare la replica del presidente della Roma, James Pallotta, dopo le dichiarazioni al vetriolo dell’ex direttore sportivo Monchi. Il ds iberico aveva dichiarato che le cose non avevano funzionato per le idee divergenti con il presidente ma a Rete Sport, Pallotta si è detto sorpreso per le parole pronunciate da Monchi: «Sono sorpreso nel leggere le sue dichiarazioni – ha esordito il numero uno giallorosso – ma mi fa piacere sapere che lui non avrebbe mai voluto fallire a Roma, anche se voglio fare chiarezza su alcune cose. Io sono stato sempre chiaro sulla direzione che dovevamo intraprendere ed è questa l’unica ragione per cui abbiamo investito tanti soldi per portare Monchi a Roma».

Pallotta ha ribadito il fatto di avergli dato totale autonomia nelle scelte di mercato ma con dei paletti ben precisi: «Ho subito precisato che avrei voluto allenatori di primo livello, preparatori di primo livello, staff medico di primo livello e tutta un’organizzazione calcistica di primo livello. Ho consegnato a Monchi le chiavi per dar vita a tutto questo. Ha ingaggiato l’allenatore in piena autonomia per assumere i collaboratori tecnici e i preparatori acquistando i giocatori che preferiva. Ma se guardo i risultati e le nostre prestazioni, è ovvio che il suo progetto non ha funzionato».

Poi Pallotta ha rincarato la dose contro Monchi, ricordando che a novembre gli era stato detto di elaborare un piano B tenuto conto che i giocatori non stavano seguendo più l’allenatore: «Pur essendo lui l’unico responsabile della parte sportiva alla Roma – ha concluso Pallotta – non aveva piani B. Voleva solo continuare con la stessa strategia, quella del piano A. Ma allora mi chiedo: cosa avrebbe voluto fare Monchi di differente? Mi sono fidato e l’ho lasciato fare. Ha avuto piena autonomia e ora rischiamo di non riuscire a finire tra le prime tre per la prima volta dal 2014».