2012

Roma, Osvaldo: “Mi difendo dalle cattiverie, la Nazionale…”

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ROMA OSVALDO ITALIA MILAN – La redazione del quotidiano Repubblica ha intervistato in esclusiva Pablo Daniel Osvaldo. L’attaccante italo-argentino della Roma si è descritto in maniera abbastanza severa, prima di parlare del suo rendimento in giallorosso e con la maglia della Nazionale, con una punta di polemica su questo ultimo argomento: “Sono lunatico: un giorno mi sento forte, un altro scarso. Lotto, segno, reagisco. Tutto all’eccesso. Sono stato costretto a crescere, ma c’è una parte di me dentro che rifiuta l’idea. Faccio falli inutili, ma per me in quell’attimo sono giusti. Le tante espulsioni? Ma sì, ho un carattere di merda. Mi piace essere così, ma non sono il solo a sbagliare. E mi devo difendere dalle cattiverie: un sito romano ha scritto che mia madre era morta. Allora chiamo casa, sono le quattro di mattina in Argentina, risponde mamma, mi metto a piangere. Chiedo: si può pubblicare una notizia così drammatica senza fare verifiche? Poi dicono: Osvaldo è nervoso. Mi sento troppo giudicato. Io gioco nella stessa maniera, non dipende dai soldi. Ma questo il tifoso non lo capisce: crede che siccome guadagni tanto, devi realizzare tanto. Ma anche con 600 euro al mese giocherei nello stesso modo. Io cerco la pace, ma ho i tifosi sotto casa, e se vado con mia figlia al ristorante non posso avere intimità. Non mi sento libero. Roma è affascinante, vorrei godermela di più. La presenza assidua in Nazionale? Sono contento della maglia azzurra e a quelli della Lega Nord che vorrebbero solo italiani doc chiedo: che senso ha? E’ puro razzismo. Balotelli è nato a Palermo e parla bresciano, anche grazie all’oriundo Camoranesi gli azzurri hanno vinto il mondiale in Germania. E’ sbagliato offendere qualcuno solo perché non è nato dove piace a te. La sfida contro il Milan? Noi siamo in crescita, sappiamo cosa fare in campo, abbiamo un’identità. Ma il calcio non è una scienza sacra e il Milan merita rispetto.

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